Due milioni per riqualificare il Palais di St-Vincent La minoranza: “Il paese merita più di un tendone”

Due milioni di euro per la prima fase dei lavori di riqualificazione del Palais di Saint-Vincent. E’ la cifra contenuta nella variazione di bilancio approvata dal Consiglio comunale della cittadina termale martedì scorso, 1° ottobre. E che ha sollevato accese discussioni tra la maggioranza e l’opposizione, con quest’ultima convinta che - parole del consigliere Erik Camos - sarebbe stato piuttosto opportuno realizzare «una nuova struttura che duri per oltre 50 anni, perché avere un tendone non è degno di Saint-Vincent». La cifra è finanziata attraverso l’avanzo di amministrazione, a cui si aggiungono 450mila euro di un finanziamento ministeriale e altri 185mila euro di un “finanziamento flessibile”. L’intervento più cospicuo riguarda il completamento del piano -3 (con la realizzazione di camerini e deposito), il collegamento fra le scale del Centro congressi e il Palais, la riqualificazione energetica complessiva di quest’ultimo e l’adeguamento degli impianti tecnologici. «L’intervento sul Palais è frutto di un lavoro durato 2 anni e mezzo, con dialoghi con la Regione per verificare il loro interesse nei confronti di questa struttura. - ha dichiarato l’assessore Marco Ciocchini - Un ulteriore finanziamento è stato scritto nel Fesr per 1 milione di euro ma non vi è ancora la certezza dell’erogazione. Se fosse confermata, potranno essere previsti ulteriori interventi tuttavia, nell’immediato, è indispensabile mettere a norma la struttura e ridurre i suoi consumi energetici». Dalla minoranza, però, sono state sollevate parecchie perplessità su una spesa così importante per una tensostruttura. «La spesa deliberata farà sì che il Palais rimanga così per altri 25 anni, mentre sarebbe stato opportuno pensare a un struttura più solida e adeguata al paesaggio circostante» ha incalzato Paolo Rollandin.

«Con i fondi a disposizione - ha chiarito il sindaco Francesco Favre - credo che sia il massimo che si possa fare. Posso capire le perplessità ma dobbiamo confrontarci con la realtà».

Arredi del Cinema: paga il Comune

Nella parte relativa agli investimenti della variazione di bilancio figurano anche l’acquisto di arredi destinati alla sala adibita a Cinema dell’Auditorium per 67mila euro. Le spese per l’edificio di proprietà regionale - che fino all’anno scorso, oltre al Cinema, ospitava le ultime sezioni dell’Ipr (ora trasferite nel polo di Verrès) - creano malcontento in minoranza. «La manutenzione straordinaria, a nostro avviso, doveva restare in capo all’Amministrazione regionale. Ora ci troviamo nella condizione di dover investire dei soldi per gli arredi. - è sbottato Erik Camos - Come previsto anche le scuole sono state chiuse. Resta un edificio con un sacco di spese».

Il sindaco Francesco Favre ha replicato che la Regione è venuta incontro al Comune, che aveva bisogno di una struttura scolastica all’interno della quale accogliere gli alunni e poter così riqualificare le scuole medie: «Non vedo un Comune soccombente ma un accordo fra Enti che permette a Saint-Vincent di avere un cinema e, con questa spesa, di accogliere gli spettatori su sedute confortevoli».

Lamentele per la puzza in via Chanoux

Durante il Consiglio la minoranza ha anche posto in rilievo il problema delle esalazioni maleodoranti in via Chanoux, «particolarmente sgradite a residenti, commercianti e villeggianti». «Sono state effettuate verifiche sui cavedi laterali e sono stati trovati e risolti piccoli problemi che non possono essere all’origine del problema maggiore. Con un’ispezione e una pulizia, è stata verificata la situazione della tubazione centrale. - ha risposto il sindaco Francesco Favre - Anche questo intervento non è stato risolutivo. È possibile che il problema sia legato agli sfiati della fognatura. La ricerca proseguirà, con l’obiettivo di trovare una soluzione efficace».