Addio ad Aldo Lantermo Una colonna degli alpini
Alpino e scultore, croupier del Casinò e appassionato di montagna. Si è spento a 68 anni, per una malattia che gli era stata diagnosticata appena un mese fa, Aldo Lantermo, consigliere sezionale dell’Associazione Nazionale Alpini e membro del Gruppo di Châtillon, nonché in passato capogruppo a Saint-Vincent.
Nato il 20 aprile del 1956 a Banchette, dopo il trasferimento a Saint-Vincent da giovane aveva esercitato il mestiere di tubista e idraulico insieme al papà Fiore. E’ poi diventato croupier al Casinò, incarico che ha ricoperto fino alla pensione. Con la conclusione dell’attività lavorativa ha potuto dedicarsi con maggiore costanza alle sue tante passioni: gli alpini, innanzitutto. Con le Penne Nere di Châtillon - paese in cui ha vissuto gli ultimi 10 anni - nel 2021 era stato tra i principali artefici dell’inaugurazione della panchina rossa contro la violenza sulle donne. Dopo aver seguito le lezioni di una scuola di artigianato scolpiva il legno, anche se non aveva mai voluto esporre alla Fiera di Sant’Orso.
Sposatosi il 5 ottobre del 1985 con Ileana Carrel di Valtournenche, ha avuto tre figli: Simona nel 1988, Paride nel 1991 e Clarissa nel 1993. Nel 2013 era stato uno degli organizzatori della serata al centro congressi di Saint-Vincent per commemorare i 50 anni dalla prima salita italiana sull’Everest, di cui era stato protagonista Rinaldo Carrel, zio della moglie Ileana.
I suoi funerali sono stati celebrati nel pomeriggio di lunedì scorso, 30 settembre, nella chiesa parrocchiale di Châtillon. Oltre alla moglie e ai figli, lascia le adorate nipotine Elettra e Diana Cogo.