La Valle d’Aosta al G7 Italia a Ortigia
«Vorrei ribadire e portare nuovamente alla vostra attenzione quelle che sono le peculiarità e le esigenze specifiche della regione Valle d’Aosta» così ha esordito l’assessore regionale all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel, nel suo discorso martedì 24 settembre, durante la mattinata di “Confronto sul futuro dell’Agricoltura e della pesca con le istituzioni italiane ed europee”, voluto dal ministro Francesco Lollobrigida, nel quadro dell’Expo dell’agricoltura e della pesca - Divinazione Expo 24 organizzato nell’ambito del G7 Italia a Ortigia, in provincia di Siracusa. «Assieme ai colleghi delle zone alpine abbiamo confermato l’urgenza di un sostegno a livello di scelte nella gestione del lupo. - ha continuato l’assessore Carrel - Il tema del lupo tocca da vicino i territori di montagna e in particolar modo le piccole aziende valdostane. È quindi doveroso impegnarsi nella difesa di queste realtà, poiché i nostri agricoltori e allevatori sono i custodi del territorio. Vorrei inoltre sottolineare quanto sia fondamentale per la prossima programmazione tornare ad avere un rapporto diretto tra Regione e Commissione europea per porre l’attenzione sulle nostre specificità e sulle difficoltà che i nostri agricoltori e allevatori incontrano quotidianamente».
Un confronto, quello di Ortigia, che ha messo al centro del dibattito proprio il ruolo dell’agricoltore e le produzioni di qualità di tutte le regioni d’Italia.
Per ciò che attiene il settore vitivinicolo, l’Assessore ha posto l’accento sull’importanza di questo settore per la regione, sottolineando che «Nonostante un calo quantitativo, la qualità della produzione 2024 si prospetta eccellente». Proprio a sostegno del settore vitivinicolo, nella riunione CPA del pomeriggio, l’assessore Marco Carrel ha approvato la richiesta al Ministero di confermare anche per il 2024 i fondi nazionali a sostegno dei vignerons che hanno subito perdite a causa della peronospora.
Nel quadro dell’Expo ’24 a Ortigia, da sabato scorso, 21 settembre, a a domenica 29 settembre, le eccellenze agroalimentari valdostane, rappresentate dalle 4 Dop e abbinate ad un vino valdostano, sono e saranno le protagoniste di numerose degustazioni volte a promuovere la qualità e le bontà dei prodotti della nostra regione.
La Valle d’Aosta, infatti, insieme ad altre 7 regioni del Norditalia ha condiviso gli spazi di “Tasting northern Italy”, stand espositivo dedicato ai prodotti tipici dei rispettivi territori, all’interno del quale è stato allestito un programma giornaliero di presentazione e narrazione dei prodotti e del territorio.
A tal proposito è presente pure il Consorzio produttori e Tutela della Fontina Dop.
«Oggi - ricorda il presidente del Consorzio Fontina Dop Andrea Barmaz - viene esportato circa il 15 per cento della produzione totale di Fontina e il nostro mercato più importante è ancora quello statunitense, seguito proprio dai Paesi europei del G7 come Francia, Germania, Regno Unito».
Ad animare Ortigia in questi giorni, 200 stand, 600 espositori e oltre 150 convegni a cui prendono parte ministri ed esponenti delle istituzioni internazionali che da venerdì scorso, 20 settembre, i conoscono e assaggiano il meglio della produzione agro-alimentare italiana, ovvero quegli ingredienti che hanno reso la cucina italiana la più amata nel mondo.
Il Consorzio Fontina Dop ha partecipato giovedì scorso, 26 settembre, al Convegno internazionale “Indicazioni Geografiche: uno strumento di cooperazione internazionale” nel Palazzo Vermexio di Ortigia, organizzato da Origin per sviluppare progetti di cooperazione a sostegno della crescita delle Indicazioni Geografiche nei Paesi in via di sviluppo, e all’assemblea per “Approvazione documento di Posizione di Origin Italia in merito alle Indicazioni Geografiche”.
Lo scenario istituzionale internazionale del G7 Agricoltura non potrà non essere l’occasione per sottolineare ancora una volta il tema della tutela internazionale dei prodotti Dop e delle diatribe internazionali che rischiano di precludere l’accesso a mercati, come la Cina, ancora minori per la Fontina, ma potenzialmente molto interessanti. «Parliamo di tutela del territorio, innovazione, sostenibilità, sicurezza alimentare e riduzione degli sprechi, tutti argomenti a noi molto cari, ma è importante affrontare anche il tema degli scambi commerciali» precisa Andrea Barmaz ricordando le difficoltà incontrate in un progetto comunitario avviato alcuni anni fa per promuovere la Fontina, insieme ad alcune eccellenze del nord-ovest, negli Stati Uniti e in Cina, ma se negli Stati Uniti è andato alla grande, in Oriente ha riscontrato tantissimi ostacoli. In questo il Consorzio Fontina trova l’appoggio di Afidop, associazione che promuove i formaggi Dop e Igp, di cui l’Italia detiene il primato per numero di produzioni certificate e che restituiscono valore al Paese preservando tradizioni e territori. Un punto, quest’ultimo, che secondo il presidente di Afidop Antonio Auricchio «Rischia di essere compromesso dalle tensioni commerciali che sempre più colpiscono i formaggi italiani certificati pur riguardando settori ben lontani da quello agroalimentare. L’auspicio è che il G7 sia un’occasione per riaprire il dialogo internazionale sul libero scambio, un obiettivo essenziale per la tenuta delle nostre filiere e della nostra economia».