A Saint-Pierre una serata sul pericolo delle infiltrazioni mafiose
La sera di venerdì scorso, 20 settembre, il Castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre ha ospitato la conferenza “La conquista mafiosa del Belpaese e dell’Europa: fra inconsapevolezza e indifferenza”, organizzata dall'Osservatorio regionale sulla legalità e criminalità organizzata e di tipo mafioso istituito presso il Consiglio Valle, in collaborazione con il Comune di Saint-Pierre.
E’ stata l'occasione, grazie alla presenza di autorevoli esperti, per parlare dell'espansione delle mafie nel contesto italiano ed europeo, mettendo in luce la preoccupante passività con cui questo fenomeno viene affrontato.
L'evento, moderato dalla giornalista Rai Francesca Jaccod, è stato aperto dal presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin e dal sindaco di Saint-Pierre Andrea Barmaz. Sono seguiti gli interventi di Enzo Ciconte, storico delle mafie e componente del Comitato tecnico dell’Osservatorio regionale antimafia, che ha offerto una prospettiva storica sulle dinamiche di infiltrazione mafiosa; di Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, che ha trattato del ruolo delle Amministrazioni locali nella lotta contro le mafie; di Joselle Dagnes, professoressa associata di sociologia economica all'Università di Torino, che ha analizzato il fenomeno dal punto di vista sociologico.
«La conferenza - evidenzia il presidente Alberto Bertin - è stata un'importante occasione per riflettere sulle dinamiche mafiose e sul ruolo che la consapevolezza collettiva e l'attivismo civile oltre che politico possono giocare nel contrasto alla criminalità organizzata».
Saint-Pierre è stato il primo Comune valdostano sciolto e commissariato per infiltrazioni mafiose nel 2020. Il sindaco Andrea Barmaz ha sottolineato come 2 anni dopo «Una scelta civica e non politica» lo abbia spinto a candidarsi. Agli amministratori locali si è rivolto il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani, già collaboratore della Commissione parlamentare antimafia e coinvolto dalla Presidenza del Consiglio Valle in percorsi formativi sul territorio valdostano. «Perché - afferma Romani - come si fa politica dipende dalla competenza».
Sui fattori di contesto si è concentrata Joselle Dagnes, docente di Sociologia economica all'Università di Torino. I mafiosi per Dagnes invadono un terreno fertile.
Dispensa poi decenni di storia delle mafie Enzo Ciconte, per 15 anni nella Commissione parlamentare antimafia e dal 2022 componente il Comitato tecnico dell'Osservatorio regionale sulla legalità. Quindi, dopo il terremoto giudiziario che - con differenti sviluppi processuali - ha comunque certificato la presenza di una locale di 'ndrangheta in Valle d'Aosta. «Una giuridicamente accertata» avverte Ciconte, che aggiunge «Da nessuna parte c'è scritto ce ne sia solo una».