Cervinia, si profila una battaglia legale sull’utilizzo del marchio
«E’ tutto in mano agli avvocati». Lapidario è il commento del vice sindaco di Valtournenche Massimo Chatrian, in merito ad una vicenda che ha come minimo del singolare e che, come già avvenne qualche mese fa quando salì alla ribalta la questione del cambio di toponimo da Breuil-Cervinia a Le Breuil, sta già rimbalzando su tutti gli organi informazione, dopo l’articolo in esclusiva pubblicato sabato scorso da La Vallée Notizie e ripreso dalla principali testate giornalistiche.
D’altronde in ballo è un nome conosciutissimo a livello internazionale come Cervinia. Denominazione “inventata” negli anni Trenta del Novecento e diventata iconica, legata al monte Cervino (chi non ricorda il celebre spot televisivo con Mike Bongiorno?) e ora - è ufficiale - marchio registrato “Cervinia” insieme a “Breuil Cervinia” da parte di Claudio Salto e Mauro Collomb, rispettivamente commerciante e maestro di sci di La Thuile.
La questione è comunque aperta da parte del Comune di Valtournenche dopo che i 2 privati hanno diffidato nei giorni scorsi, tramite il loro legale Paolo Lodi Pizzochero, il Comune dall’utilizzare i 2 marchi e ne hanno chiesto la rimozione da ogni contesto, pur dichiarandosi disponibili ad una collaborazione.
Amarezza e quasi una sorta di incredulità trapelano dalle parole del vice sindaco Massimo Chatrian rispetto ad una vicenda su cui al momento pare si possa fare poco, considerato anche che è stata “ereditata” dalla passata Amministrazione comunale. «Ci siamo informati ovviamente e sappiamo che tutti possono, attraverso un’apposita procedura, richiedere il rilascio di un marchio registrato al Ministero dell’Economia - commenta Massimo Chatrian - ed è quello che hanno fatto i 2 soggetti in questione, uno dei quali - Claudio Salto - è originario proprio di Cervinia. La questione non mi ha sorpreso più di tanto, sapevamo che c’era in pista qualcosa del genere.»
Massimo Chatrian ribadisce che ora l’iter legale farà il suo corso. A suon di soldi ovviamente che arriveranno dalle casse comunali. «Il marchi di Cervinia e di Breuil Cervinia ovviamente compaiono un po’ ovunque nella nostra località - aggiunge il vice sindaco Chatrian - quindi in teoria il Comune di Valtournenche non potrebbe più utilizzarlo.» Anzi i 2 privati, titolari dei marchi, Claudio Salto e Mauro Collomb potrebbero chiedere al Comune di pagare i “diritti”.
Al riguardo Massimo Chatrian ripercorre l’iter risalente allo scorso anno, dopo l’insediamento della nuova Giunta (a maggio si erano tenute le elezioni comunali) per fare ritornare la nota località del Cervino alla vecchia denominazione di uso corrente Breuil Cervinia, però mai registrata nella toponomastica ufficiale. «Nel mese di aprile del 2023 il Consiglio comunale - spiega Massimo Chatrian - aveva adottato ufficialmente il nuovo nome, non più Breuil Cervinia, ma solo Le Breuil, nell’ambito di una generale riorganizzazione dei diversi toponimi dei villaggi e la Regione lo aveva infine approvato con decreto del 21 settembre 2023. Dopo varie rimostranze e lamentele da parte della popolazione, abbiamo deciso di intervenire per fare marcia indietro. In pratica ora occorre ripercorrere l’iter al contrario affinché la località ai piedi del Cervino venga ufficialmente denominata Breuil-Cervinia, come d’altronde si usa fare dal dopoguerra.»
Nel mese di marzo di quest’anno, il Consiglio comunale aveva approvato il ritorno alla vecchia denominazione ufficiosa che a questo punto diventerebbe ufficiale. Al momento però la pratica è ferma nuovamente in Regione in attesa del decreto del Presidente della Giunta. Una vicenda infinita e quasi surreale di cui hanno approfittato, questo è indubbio, i 2 privati che ora detengono formalmente i diritti sui 2 marchi “Cervinia” e proprio “Breuil Cervinia”.