Issime, un paese sotto choc ai funerali di Stefano Rabaglio

Issime, un paese sotto choc ai funerali di Stefano Rabaglio
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Si sono svolti giovedì scorso, 19 settembre, nella chiesa di Issime i funerali di Stefano Rabaglio, 51 anni, assessore comunale e dipendente della Monte Rosa Ski, che ha perso la vita lunedì 16 settembre in un incidente sul lavoro. Alla esequie ha partecipato tutto il paese. Infatti Stefano Rabaglio era molto stimato per il suo impegno per la comunità: oltre che assessore ai Servizi comunali e alla Protezione civile, era stato per tanti anni presidente della Pro Loco contribuendo al suo rilancio, nonché vigile del fuoco volontario e membro della compagnia teatrale Fessilsuppu. Altruista e sempre disponibile, era noto per la sua meticolosità nel lavoro. Non a caso durante le esequie il parroco Marian Benchea ha ricordato che era «Un uomo preciso, ordinato, faceva bene le cose. E anche questa è una lezione che ci ha dato. Era un gran lavoratore e

chiediamo al Signore che il lavoro sia rispettato e sempre più sicuro». Sull’accaduto la Procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, per ora senza indagati. Stefano Rabaglio facendo dei lavori di manutenzione sull'impianto della funivia Stafal-Sant'Anna a Gressoney-La-Trinité quando, per cause ancora da chiarire, è rimasto schiacciato dal carrello della manutenzione e dal distanziatore della funivia. L'impianto è stato posto sotto sequestro. L'amministratore delegato della Monterosa, Giorgio Munari ha dichiarato: «È rimasto schiacciato, ma per quale motivo non lo sappiamo. Lui stava facendo dei lavori di manutenzione di routine, era legato. Ovviamente era lì con altri dipendenti, non si lavora mai dai soli. L'allarme è stato dato subito. Siamo sconvolti, perché noi come azienda investiamo tantissimo nella sicurezza eppure quando succedono queste cose ti interroghi e ti chiedi cosa potevi fare di più». Sul posto è giunto l'elicottero e sono stati verricellati sui cavi 2 tecnici del Soccorso alpino valdostano e il medico del 118. Per l'operaio non c'era più nulla da fare. Il sindaco di Issime Enrico Montanari lo ricorda con commossa amicizia: «Ci lascia una persona che ha tenuto e teneva al progredire del paese, amava il bello, amava l’ordine, appena vedeva qualcosa che non andava interveniva. Non a caso alle ultime elezioni era il candidato che aveva ottenuto più preferenze, gli abitanti di Issime lo avevano voluto premiare per il suo impegno per la comunità». Stefano Rabaglio lascia la moglie Sonia Lazier e i figli Filippo, Domitilla e Alessio

Il commento dei sindacati«Dall'inizio del 2024 questa, purtroppo, è la quarta morte sul lavoro in Valle d’Aosta - commentano Cgil e Filt Cgil Valle d’Aosta in una nota - al momento non sappiamo con esattezza come si siano svolte le dinamiche dell’incidente e aspettiamo la conclusione delle indagini da parte degli organi preposti per avere un quadro più chiaro. È un dispiacere infinito contare l’ennesima vittima sul lavoro, perché continuiamo a sostenere come di lavoro si viva e non sia accettabile che invece si muoia». La Filt Valle d’Aosta sottolinea come «Questo tipo di lavoro non sia stato classificato nelle attività usuranti, pur avendo una certa incidenza di pericolosità».

Paolo Capone, segretario generale Ugl, e Massimiliano Rossato, segretario regionale di UglValle d’Aosta, in merito all’incidente avvenuto a Gressoney-La-Trinité ribadiscono «Quanto sia importante parlare di sicurezza sul lavoro per contrastare la piaga delle morti bianche nel nostro Paese. Perdere la vita esercitando la propria professione non è accettabile. Riteniamo debbano essere incrementati i controlli applicando sanzioni severe per i trasgressori. È altresì fondamentale puntare sulla formazione per rafforzare la cultura della sicurezza e la prevenzione al fine di evitare ulteriori tragedie».

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