Lunedì decimo posto alle Paralimpiadi per Charlotte Bonin ed Anna Barbaro
La quarta avventura olimpica (Pechino e Rio de Janeiro da triathleta, Tokyo e Parigi nel paratriathlon) si è chiusa per Charlotte Bonin nella Ville Lumiere, dopo un anticipo a domenica e un nuovo rinvio a lunedì per le condizioni della Senna, con un decimo posto.
La non vedente calabrese Anna Barbaro e la sua guida valdostana hanno concluso a 7’42” dall’oro e a 3’40” dal podio, non ripetendo l’argento di Tokyo 2021, dopo 750 metri di nuoto, 20 km di tandem in bicicletta e 4350 metri di corsa, lottando per 2 frazioni per il bronzo per poi cedere nella corsa. "Sapevamo di non potere competere per le medaglie ,a dopo le prime 2 parti un quinto posto era alla nostra portata, purtroppo Anna nella corsa ha faticato tanto - sottolinea Charlotte Bonin di Gressan ora abitante a Quart - e ci hanno superate in 6. Nel nuoto siamo andate bene nonostante lei avesse dei dolori per una frattura ad un dito della mano e in bicicletta io sono riuscita a dare un contributo importante che però nella corsa non puo' essere determinante per la guida come nelle prime 2 frazioni. E’ comunque stata una bella esperienza e nella Senna non ho sentito e visto cose strane anche nel riscaldamento, solo tanta corrente."
La gara della categoria PTVIB1 è stata vinta dalle spagnole Susanna Rodriguez e Sara Perez Sala in 1h04'19” con 2'24” sulle azzurre vestite d'argento Francesca Tarantello di Padova e la guida Silvia Visaggi di Torino e 4'02” sulle tedesche Anna Renner e Maria Pauling, poi la coppia inglese, 2 francesi, 2 irlandesi e le brasiliane. Charlotte Bonin e Anna Barbaro dopo il via da Pont Alexandre III sono uscite dalla Senna seconde a 26" dalle iberiche dopo 12'20” con a 44 secondi dalla testa francesi e brasiliane, quindi in bicicletta tandem hanno cambiato dopo 44'23” quarte a 3'34” con le terze francesi davanti di soli 25 secondi e le altre azzurre seconde 1 minuto e 10”. Infine, la corsa con le difficoltà della Barbaro per perdere colpi nel finale scivolando al decimo posto. Per Charlotte è stato comunque un poker olimpico, la prima volta da mamma di Alizée come Anna di Sveva.