Bilancio positivo per la prima esperienza dell’esposizione delle moto da Gran Premio
Domenica scorsa, 1 settembre, con la chiusura dell’ufficio turistico al colle del Gran San Bernardo si è conclusa anche la prima esperienza dell’esposizione nei locali dell’ex caserma delle moto da Gran Premio, che ha portato alla creazione del museo sostenuto dal Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses concretizzando l’ambiziosa idea di Bruno Fegatelli, l’imprenditore del jambon grande appassionato di mezzi d’epoca.
Inaugurato sabato 27 luglio, ai 2.472 metri del passo ed unico nel suo genere, il museo ha ospitato per poco più di un mese 4 moto che hanno partecipato a dei Gran Premi dagli anni Sessanta ai Duemila. «Un successo inaspettato - commenta Bruno Fegatelli - soprattutto da parte degli stranieri, svizzeri e francesi in particolare, più attenti e sensibili alla storia del motociclismo agonistico di alto livello. Ora il nostro obiettivo è crescere ulteriormente in prospettiva 2025, quando il museo riaprirà in contemporanea con l’apertura del colle così da sfruttare l’intera estate.»
E’ stata accolta molto bene anche l’idea di esporre alcune moto a supporto del museo in altri spazi, come il vicino Albergo Italia, il ristorante Le vieux bourg a Etroubles e soprattutto nel castello di Bosses, dove all’ingresso ad accogliere i visitatori era esposta in una teca una delle moto utilizzate in gara da Max Biaggi, tanto che sono state 700 le persone recatesi appositamente al castello.
Le 7 moto che hanno trascorso l’intero mese di agosto in quota ora andranno ad Ospedaletti dove saranno esposte (alcune anche utlizzate in pista) in occasione della tradizionale rievocazione sportiva sul circuito ligure di sabato 28 e domenica 29 settembre. Poi il trasferimento delle moto a Bologna per “Auto moto d’epoca” dove il museo del Gran San Bernardo si presenterà ai visitatori del principale salone europeo dei mezzi d’antan nell’ultimo fine settimana di ottobre.