Valsavarenche, Ventotene, Sabaudia e Torre Pellice hanno siglato il gemellaggio nel segno dell’Europa

Valsavarenche, Ventotene, Sabaudia e Torre Pellice hanno siglato il gemellaggio nel segno dell’Europa
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Il sindaco di Valsavarenche Roger Georgy ha partecipato sabato scorso, 31 agosto, all’evento “Europa dei popoli, gemellaggio tra enti locali e popoli europei” nel Municipio di Ventotene. Un “patto” che lega il Comune valdostano con Ventotene, Torre Pellice e Sabaudia, luoghi simbolo della nascita dell’idea di un’Europa unita. Il gemellaggio non è solo un accordo formale, ma l’inizio di un cammino comune, fatto di scambi culturali, iniziative condivise e collaborazione.

A Ventotene sabato scorso il patto è stato siglato ufficialmente dai 4 Sindaci - oltre a Roger Georgy per Valsavarenche, Alberto Mosca per Sabaudia, Carmine Caputo per Ventotene e Maurizia Margherita Allisio per Torre Pellice -, segnando l’inizio di una nuova era di cooperazione tra le comunità. Obiettivo di queste Amministrazioni, si legge nel Patto di gemellaggio, è «Il rafforzamento del dialogo tra i cittadini italiani e l’Unione Europea, così come con i popoli di tutte le Nazioni, allo scopo di favorire l’emergere di una cittadinanza attiva e partecipativa e l’instaurazione di rapporti ispirati al reciproco rispetto e alla fratellanza».

Nel suo intervento, il sindaco Roger Georgy ha evidenziato che «Non si può crescere da soli. Ecco perché questo gemellaggio ha un significato fortissimo. Siamo fieri delle nostre radici storiche, dei passaggi fondamentali degli anni Quaranta, dei documenti che hanno fatto la storia. Ci sono tutti gli elementi per un dialogo costruttivo. Voglio ricordare, con particolare emozione, 2 eventi storici prossimi alla commemorazione che hanno interessato il mio Comune. Il primo, il 3 settembre del 1944 con le prime elezioni libere in Italia, nel pieno della lotta di resistenza al nazi-fascismo, con l’elezione del sindaco Valentino Dayné, e della sua Giunta, potendo così riaffermare la libertà della popolazione di Valsavarenche, e l’altro, come rappresaglia, ossia l’eccidio perpetrato dalle truppe nazi-fasciste ai danni dei partigiani presenti al posto di blocco di Molère, il 3 ottobre 1944». Il sindaco Roger Georgy ha aggiunto che «Le affinità che vengono riscontrate nella Dichiarazione di Chivasso e nel Manifesto di Ventotene possono rinnovarsi, anzi, devono farlo. Oggi più che mai dobbiamo credere alla fratellanza, all’Europa dei popoli, alla collaborazione tra le genti». Il sindaco Roger Georgy ha quindi auspicato «Lo scambio di buone prassi, con il passaggio di idee e con la condivisione di attività, come quelle elencate nel documento ufficiale del patto quali ad esempio: culturali, musicali, teatrali e sportive. Il “patto”, parla inoltre di “sviluppo spirituale”, di “pace” e di “prosperità”». Il sindaco Roger Georgy ha poi rilanciato «L’invito a proseguire dandoci appuntamento a dicembre in Valle d’Aosta per dar corpo al progetto intellettuale composto da percorsi formativi didattici universitari, nonché al progetto di interscambio culturale e sociale, invitandovi inoltre ai festeggiamenti del nostro Santo Patrono, che ricorre a metà del mese di luglio, per valorizzare l’aspetto gastronomico, conviviale e folkloristico della nostra Comunità».

Una curiosità: il sindaco Roger Georgy ha anche avuto l’occasione di conoscere il vicepresidente della Commissione europea Josep Borrel in occasione dell’inaugurazione di un murale celebrativo del manifesto di Ventotene. «Josep Borrel mi ha chiesto il numero di telefono - racconta Roger Georgy - perché vuole venire a vistare Valsavarenche».Ha partecipato all’evento anche il presidente di Fondation Chanoux Marco Gheller che dichiara: «Un patto che nasce con 2 anime, una più intellettuale e che idealmente collega la dichiarazione dei popoli alpini di Chivasso a il manifesto di Ventotene, e un’altra più popolare, fatta di scambi folkloristici e culturali in senso lato. Presenti oltre a noi della Fondation Chanoux, la Fondazione Centro culturale valdese e l'Istituto Altiero Spinelli. Insieme saremo il “Comitato scientifico” del gemellaggio. In cantiere ci sono molti progetti di breve, medio e lungo periodo, progetti concreti, calendarizzati e fattibili, che coinvolgeranno anche altre istituzioni, amministrazioni comunali e università, in modo particolare l’Università della Valle d’Aosta».

Il vicepresidente della Commissione europea Josep Borrel con il sindaco di Valsavarenche Roger Georgy

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