Giubileo 2025: la Diocesi organizzerà tre pellegrinaggi

Giubileo 2025: la Diocesi organizzerà tre pellegrinaggi
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Le celebrazioni del patrono della Diocesi San Grato e l’incontro con il presidente Sergio Mattarella oggi, sabato 7 settembre; poi il consolidamento delle unità parrocchiali, la conclusione del Cammino sinodale italiano e il Giubileo della Speranza. Il nuovo anno pastorale è ricco di impegni importanti, che sono stati illustrati da monsignor Franco Lovignana, affiancato dal vicario canonico Fabio Brédy e dalla responsabile della comunicazione della Diocesi Vanna Balducci, nell’incontro di giovedì scorso, 5 settembre, in cui sono stati presentati i contenuti della lettera pastorale e gli impegni dell’anno.

Il Patrono San Grato

Oggi, sabato 7 settembre, si tengono le celebrazioni di San Grato, che quest'anno si svolgono in concomitanza con la visita del presidente Sergio Mattarella. Per questa ragione, la Messa solenne in Cattedrale è stata anticipata alle 9 e sarà seguita come ogni anno dalla processione con le reliquie del Santo lungo le vie della città.

Verso il Giubileo

La lettera pastorale si intitola “Pellegrini di speranza, guidati dallo Spirito” e si apre con il passaggio degli Atti degli Apostoli in cui Gesù dice ai discepoli: «Riceverete la forza dello Spirito Santo e di me sarete testimoni». Sono anche le parole di papa Francesco a guidare i momenti importanti dell’anno giubilare. Il primo appuntamento sarà l’apertura della Porta Santa nella basilica di San Pietro la notte di Natale, ma il papa ha chiesto a ogni Diocesi un evento significativo, domenica 29 dicembre in tutte le cattedrali del mondo. A Aosta si partirà alle 14.30 dalla collegiata di Sant'Orso in processione fino alla Cattedrale, camminando dietro un crocifisso “significativo”. «Abbiamo scelto il crocifisso che era sotto l'Arco d'Augusto - ha annunciato il Vescovo - e ora è conservato nel tesoro della Cattedrale. Dopo la Messa, poi resterà esposto vicino all'altare per tutto l'anno». Nella Bolla di indizio del Giubileo, papa Francesco invita a farsi «pellegrini di speranza». «I due segni di ogni Giubileo sono il pellegrinaggio a Roma e l'indulgenza giubilare. - ha continuato monsignor Franco Lovignana - La Diocesi proporrà tre pellegrinaggi diocesani: il Pellegrinaggio generale dal 1° al 4 marzo 2025; quello degli adolescenti dal 25 al 27 aprile e quello dei giovani dal 28 luglio al 3 agosto. All’indulgenza dedicherò una lettera all'inizio dell'Avvento». Ci sarà anche un Giubileo degli operatori della comunicazione, dal 24 al 26 gennaio a Roma, mentre sabato 5 ottobre, dalle 17 in piazza Chanoux con patrocinio del Comune di Aosta, si svolgerà l’evento interreligioso “Assisi Aosta, dalla lampada alla Luce, le religioni in cammino per la pace”.

La configurazione della Diocesi

Comincia a delinearsi la nuova configurazione della Diocesi di Aosta, al termine di un percorso triennale che, dopo l’ascolto e il discernimento, passa ora all’attuazione. In questo momento in Valle d’Aosta sono presenti 58 sacerdoti, 12 a riposo e 2 in servizio fuori Diocesi. Quelli in servizio attivo sono 44, con un’età media di 59 anni. Ci sono poi 7 sacerdoti “fidei donum” di altre Diocesi in servizio pastorale in Valle, 4 sacerdoti religiosi che svolgono ministero parrocchiale a tempo pieno, 7 sacerdoti religiosi che svolgono altre attività pastorali o il ministero parrocchiale a tempo parziale. Il totale dei sacerdoti in servizio pastorale attivo in Diocesi è di 62. Si aggiungono 19 diaconi permanenti, di cui 15 in servizio pastorale attivo, con un’età media di 62 anni, e 4 a riposo. I consacrati sono 20 religiosi di Istituti maschili; 59 suore di San Giuseppe, distribuite tra Convento e Foyer, Istituto San Giuseppe, Courmayeur, Priorato di Saint- Pierre e Donnas; 4 Figlie di Maria Ausiliatrice, che vivono nella parrocchia di Saint-Martin; 6 Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo a Saint-Vincent; 3 Suore della Congregatio Iesu divise tra la parrocchia di Sant'Orso e la Caritas; 3 eremite diocesane; 2 appartenenti all’Ordo Virginum; 24 Monache di cui 16 nel Monastero Regina Pacis di Saint-Oyen e 8 nel Monastero Mater Misericordiae di Quart. Accanto ai consacrati, saranno sempre più importanti i contributi dei laici e saranno 3 i “movimenti” che accompagneranno il percorso delle comunità: il consolidamento delle 33 unità parrocchiali, che assorbono le 93 parrocchie, con l’obiettivo di costruire relazioni fraterne nelle comunità e renderle luoghi di accoglienza; preparare l’assemblea diocesana di sabato 22 febbraio, da cui uscirà il contributo all’ultima assemblea sinodale. E infine, prepararsi al Giubileo secondo i temi indicati dal papa: dalla guerra alla pace; dalla denatalità al desiderio di figli; dall’indifferenza all’attenzione verso detenuti, giovani, migranti, anziani, poveri.

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