“Bluetongue”: otto focolai sospetti segnalati in Valle d’Aosta Eliminatorie autunnali delle batailles rinviate di una settimana

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La “bluetongue” - malattia infettiva dei ruminanti non trasmissibile all'uomo - si sta diffondendo anche in Valle d'Aosta, territorio che fino ad ora ne era dichiarato indenne. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 30 agosto, l’Assessorato della Sanità ha informato che, in seguito alla confermata presenza di un focolaio di febbre catarrale degli ovini nel Comune di Settimo Vittone, ne sono emersi ben 8 sospetti nella nostra regione e precisamente nei Comuni di Aosta, Nus, Challand-Saint-Anselme, Donnas, Pont-Saint-Martin e Perloz. Le misure di prevenzione che hanno caratterizzato fin da subito le azioni dei Servizi Veterinari riguardo alla regolamentazione delle movimentazioni e che sono state messe in atto quando ancora non erano presenti focolai nella nostra regione, in base al principio di massima precauzione, si rendono perciò ora vincolanti e richiedono ulteriori precisazioni.

Nella mattinata di ieri, venerdì 30 agosto, si è avuto un momento di confronto con le associazioni coinvolte nelle battaglie e nell’allevamento; in particolare l’incontro ha riguardato le misure da applicare al fine di garantire la sicurezza e il benessere degli animali in occasione del calendario autunnale delle batailles de reines. Per poter permettere a tutti di far fronte alle tempistiche necessarie per mettere in atto quanto previsto dalla norma, si è condiviso di far slittare il calendario dei combats di una settimana. La battaglia di Morgex si svolgerà quindi domenica 8 settembre, quella di Cogne domenica 22 settembre e così via.

Tali misure prevedono: l’applicazione di un prodotto con effetto insetto-repellente e dopo almeno 7 giorni l’esecuzione di un test Pcr con esito negativo, test che permette di individuare con molta precisione e sicurezza la presenza del virus in un campione di sangue; il trattamento insetticida dei mezzi di trasporto documentabile; la generazione del Modello 4 informatizzato per lo spostamento.

Per quanto concerne la battaglia dell’Espace Mont Blanc - che dovrebbe disputarsi sabato 14 settembre a Valpelline - è stato richiesto agli allevatori di Svizzera e Francia - paesi a loro volta affetti da casi di “bluetongue” - di rispettare gli stessi criteri di partecipazione delle nostre bovine. «Essendo necessario valutare con il Ministero della Salute e il Centro di Referenza Nazionale altre questioni di tipo internazionale - scrive l’Assessorato della Sanità - stiamo operando per confermare questo importante appuntamento a Valpelline, ma ad oggi non possiamo garantirne lo svolgimento».

Per quanto riguarda le misure in generale verrà reso obbligatorio per tutti gli operatori applicare prodotti con effetto insetto repellente su tutti gli animali delle specie sensibili detenuti nei propri stabilimenti, compatibilmente con i relativi tempi di sospensione in relazione alla tipologia di attività produttiva, con il duplice fine di proteggere i capi dalle forme cliniche (in particolare gli ovini, ma si informa che sono stati riscontrati sintomi anche su bovini e camelidi) ed evitare l’ulteriore diffusione del virus tramite le punture degli insetti vettori.

In caso di rilevazione di segni clinici in un animale di uno stabilimento, tutti gli animali sensibili presenti sono messi in vincolo di movimentazione e su tutti quelli con segni clinici vengono effettuati un test Elisa e un test Pcr e vengono trattati con insetto repellente in attesa degli esiti. In caso di positività in prima istanza all’Elisa o alla Pcr, vale a dire all’Izs Aosta o di Torino, lo stabilimento è considerato sospetto focolaio. In caso di conferma di positività da parte del Laboratorio nazionale di referenza di Teramo il focolaio viene confermato.

A questo punto lo stabilimento viene posto in vincolo per 60 giorni, cioè non può movimentare capi, e viene attivata, da parte dei Servizi Veterinari dell’Usl la sorveglianza clinica su un campione di stabilimenti ovini nel raggio dei 20 chilometri. Su eventuali capi sintomatici o deceduti a seguito di sintomatologia sospetta sono previsti gli approfondimenti diagnostici in collaborazione con i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico.

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