Festa del Lardo: un successo da 60mila presenze

Festa del Lardo: un successo da 60mila presenze
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Valeva la pena aspettare per ripartire con un così bel successo. La 51esima Festa del Lardo di Arnad - che tornava ad animare località La Keya dopo 4 edizioni saltate prima per il Covid e poi per problemi organizzativi - si è conclusa nel modo migliore domenica scorsa, 25 agosto, con una pacifica invasione di partecipanti.

«Indicativamente si può stimare che abbiano preso parte alla festa circa 60mila persone. - commenta soddisfatto il presidente dell’associazione Lo Doil Ivo Joly - La maggior parte di loro erano turisti, alcuni anche provenienti dall’estero, in particolare da Francia e Svizzera. Escludendo la domenica a pranzo, quando si mangia quello che viene preparato direttamente nei vari chalet, nei 4 giorni di festa (da giovedì 22 alla cena di domenica 25 ndr) il ristorante ha servito circa 8mila pasti. I numeri quindi sono più che positivi, in leggera crescita rispetto alle precedenti edizioni, nonostante il temporale di sabato proprio intorno alle 20 abbia fatto “scappare” una parte dei presenti. Ciò che dà una grande soddisfazione è l’apprezzamento che le persone hanno espresso per la qualità del cibo che abbiamo servito. Inoltre è gratificante vedere la straordinaria quantità di volontari che sono venuti a lavorare: oltre 300, tra i quali tantissimi giovani. Questo significa che la gente di Arnad crede nella Festa del Lardo e ha piacere che continui a svolgersi quello che è diventato un grandissimo evento».

La straordinaria quantità di volontari e la loro perfetta organizzazione sono stati senza dubbio uno dei fattori vincenti della manifestazione.

«La gente ha dato riscontri positivi sia sulla velocità nella distribuzione dei pasti che sulla chiarezza delle indicazioni e anche sulla presenza dei servizi igienici nuovi. - prosegue Ivo Joly - Quello che è certo è che la manifestazione, nel corso del tempo, è cambiata. Negli anni Ottanta e Novanta i turisti venivano soprattutto per fare acquisti e se ne andavano con le borse piene di lardo. Oggi, invece, l’attrazione principale è quella gastronomica da consumare sul posto».

Sicuramente l’atmosfera che si respirava domenica era quella della grande festa, tra sorrisi, musica, risate e buon cibo, con una comunità che ancora una volta ha saputo valorizzare le proprie tradizioni e trasformarle in uno straordinario atout turistico.

Da sinistra Antonio Finco, Gianni Pierin e Gabriele Péaquin durante la preparazione della zuppa di castagne nello chalet di Paolo Laurent. A destra la rappresentazione degli antichi mestieri
Lo stand di Irma Joly con, da sinistra, Martine Peretto, Irma Joly, Sylvie Isabellon, Federica Valleise, Stefania Valleise ed Elena Romeo
Lo chalet dell’ex presidente dell’associazione Lo Doil Lorenzo Borettaz e, a destra, l’area La Keya gremita di persone
La degustazione delle specialità gastronomiche cucinate negli chalet ha caratterizzato il pranzo della domenica
Lo staff dello stand di Diego Juglair e, a destra, quello di Davide Laurent nella giornata di domenica

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