Alpages ouverts si chiuderà con un omaggio a Cogne nell’azienda di Bruno Jeantet

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Si avvia verso la conclusione la rassegna Alpages Ouverts, organizzata per la 25esima volta dall’Arev - Association Régionale Eléveurs Valdôtains per fare scoprire a chiunque lo desideri il fascino e i “segreti” di una giornata in alpeggio in compagnia dei protagonisti della stagione estiva, che per 100 giorni si dedicano ad un intenso lavoro di produzione casearia fornendo anche un contributo fondamentale alla manutenzione del paesaggio montano. I primi 3 appuntamenti sono stati coronati da una crescente partecipazione di pubblico: circa 200 persone sono salite sabato 20 luglio all’alpeggio Pré gestito da Gildo Gros a Fontainemore, altre 350 hanno raggiunto sabato 27 luglio l’alpeggio Layet condotto a Valtournenche da Denis Foudon con la moglie Cristina Voulaz e i loro bimbi Clément e Angelie e addirittura in 600 hanno voluto partecipare alla festa di sabato 3 agosto scorso all’alpeggio Mascognaz di Ayas, di cui si prende cura Aurelio Vercellin Nourissat.

Particolarmente significativo sarà il quarto e ultimo appuntamento, che però non si svolgerà, come inizialmente previsto all’alpeggio Prasupiaz, in Valnontey, a Cogne, che risulta ancora di difficile accesso a seguito dell’alluvione dello scorso mese di giugno. Ci si ritroverà invece all’azienda agricola Prasupiaz di Bruno Jeantet, per raggiungere la quale una volta arrivati a Cogne è sufficiente parcheggiare l’auto nell’abitato e proseguire a piedi seguendo le indicazioni fino all’azienda agricola in rue Grand Paradis 64.

«Questo momento di festa - sottolinea l’assessore all’Agricoltura Marco Carrel - sarà l’occasione giusta per valorizzare il lavoro dei nostri allevatori, assieme all’Arev e a tutti gli attori del settore. Ritrovarsi a Cogne per l’ultimo appuntamento di Alpages ouverts rappresenta senz’altro un forte segnale di ripresa delle attività agricole della zona in un momento ancora difficile, ma che stiamo superando con l’impegno e il lavoro di sinergia anche con l’Amministrazione comunale». «Dalle prime ore immediatamente seguenti gli eventi alluvionali del giugno scorso, - prosegue Marco Carrel - dirigenti, tecnici, funzionari e operatori tutti dell’Assessorato si sono messi in moto e hanno operato incessantemente per la messa in sicurezza delle strade montane utilizzate dai mezzi agricoli e delle diverse vie di accesso per raggiungere gli alpeggi: si è provveduto allo sgombero dei detriti lungo le poderali, alla posa di reti di sicurezza lungo i muri di contenimento e laddove necessario, alla tempestiva informazione ad agricoltori e allevatori sugli aggiornamenti operativi in corso. Contemporaneamente, sono stati attivati opportuni e indispensabili interventi per mantenere i prati pascolabili e permettere la fienagione del mese di agosto, con lo scopo principale di limitare le perdite derivanti dal maltempo. La comunità di Cogne e i Consorzi di miglioramento fondiario del territorio hanno altresì reagito tempestivamente e si sono dati da fare con spirito di abnegazione e laboriosità, in pieno e collaborativo coordinamento con l’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali. Coordinamento che prosegue attivamente perché c’è ancora molto lavoro da portare a termine. I diversi uffici preposti hanno unito gli sforzi e le competenze e stanno facendo del loro meglio per il ripristino definitivo della normalità. Per alcune zone, come la Valnontey, ciò significa altri mesi di intenso e duro lavoro ed è anche per questo che ritrovarsi il prossimo 24 agosto a Cogne, nell’azienda agricola di una famiglia della stessa Valnontey assume oggi un significato, oltreché simbolico, di concreta vicinanza e sostegno ai valdostani colpiti dall’evento alluvionale».

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