Ciclabile devastata dall’alluvione a Chambave: l’Unité ora attende i preventivi per la sistemazione
Se i danni più gravi dell’alluvione della fine dello scorso mese di giugno si sono senza dubbio registrati a Cogne e a Breuil-Cervinia, non mancano altri punti in cui sono ancora ben visibili. E’ il caso del tratto della pista ciclopedonale del lungodora che attraversa il territorio comunale di Chambave. «In quel punto la forza dell’acqua ha travolto la massicciata, portando via l’asfalto della ciclabile e le staccionate. - conferma il presidente dell’Unité Mont Cervin e sindaco di Chambave Marco Vesan - A Septumian si sono depositati quasi 80 centimetri di sabbia e in altri 2 punti - sotto l’autostrada e verso Lillaz - è stato asportato l’asfalto. Attualmente quel tratto rimane chiuso perché non è praticabile. Abbiamo già chiesto un paio di preventivi per capire quanto costeranno gli interventi di ripristino. Dopo Ferragosto faremo le necessarie valutazioni. Naturalmente l’obiettivo è di riaprirla il prima possibile. Quello è il punto che ha subito i maggiori danni: poi, sempre sulla ciclopedonale, è anche caduto un sasso a Châtillon».
Per quanto riguarda il tratto verso Aosta - di responsabilità dell’Unité Mont Emilius - la zona più colpita è stata quella di Saint-Marcel, dove si sono registrati significativi accumuli di materiale proveniente dalla Dora e dal torrente. Dopo una serie di operazioni di pulizia, le ordinanze di chiusura temporanea sono state revocate: dal momento, però, che alcuni tratti sono ancora interessati dalla presenza di sabbia, si raccomanda ai ciclisti di prestare particolare attenzione e di procedere a velocità moderata per evitare cadute.