Valtournenche, il Consiglio comunale chiede il toponimo “Breuil-Cervinia”

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Il Consiglio comunale di Valtournenche, convocato giovedì scorso, 8 agosto, ha deciso di chiedere al presidente della Regione Renzo Testolin di modificare il precedente decreto e di ufficializzare il toponimo Breuil-Cervinia in sostituzione di Le Breuil.

Questa deliberazione fa seguito a quella di venerdì 8 marzo scorso e la completa, rinviando però ad altra determinazione le valutazioni sulle modifiche richieste per tutti gli altri toponimi.

Il capogruppo di Per Valtournenche e il Breuil Luciano Maquignaz ha lamentato la lunghezza della procedura e sostenuto che sia frutto di errori commessi nella gestione della stessa. Ha poi manifestato timori rispetto alla registrazione dei marchi Cervinia e Breuil-Cervinia, avviata da Claudio Salto e Mauro Collomb, due residenti di La Thuile. La sindaca Elisa Cicco ha risposto che sono in corso le valutazioni del caso.

La consigliera Valentina Hérin di Votornén Unì ha aggiunto che la registrazione dei marchi è un fatto grave, del quale la Giunta non ha debitamente informato il Consiglio. Ha espresso dunque grande preoccupazione per ciò che è accaduto e potrà accadere, a danno della comunità.

La sindaco Elisa Cicco ha spiegato che la delibera dell’8 marzo ha dovuto essere completata con le motivazioni della richiesta formulata al Presidente della Regione. Non essendovi il tempo necessario ed essendo l’Amministrazione impegnata in tutta una serie di priorità e urgenze, si è deciso di intervenire sulla situazione ritenuta di maggiore rilevanza e poi di procedere all’indizione di tavoli di lavoro per i toponimi restanti.

La deliberazione è stata approvata con il voto contrario del consigliere di maggioranza del gruppo Turismo territorio tradizione Elmo Meynet, ex dipendente comunale che si era occupato del riordino dei toponimi.

A chiedere un passo indietro rispetto a questa scelta è una lettera aperta inviata al Comune di Valtournenche sottoscritta da Associazione Nos Accents, Comité des Traditions Valdôtaines, Anpi Valle d’Aosta, ma anche da François Stévenin, membro del direttivo dell’Upf valdostana e Daniel Fusinaz, esperto di lingua francoprovenzale: «Vi chiediamo di mantenere il nome di Le Breuil cosi? com’e? o almeno di darvi più tempo per raggiungere un consenso sulla questione». Le Associazioni sostengono che «Il diritto internazionale ci impone di salvaguardare i toponimi esistenti. La toponomastica, di competenza esclusiva della Regione Autonoma Valle d'Aosta in virtù dello Statuto speciale del 1948, rappresenta un patrimonio culturale immateriale. Dal punto di vista giuridico Breuil-Cervinia non esiste, il nome Breuil-Cervinia è sempre stato usato per convenzione, senza mai essere stato approvato da nessuno. Così, dal 1947 al 2023, il nome ufficiale del villaggio è sempre stato Breuil. Non ci opponiamo al toponimo commerciale della stazione sciistica Cervinia, che secondo noi dovrebbe continuare a coesistere con il toponimo di Le Breuil. Esistono sfide che minacciano il territorio ben più urgenti rispetto al nome del villaggio, come il cambiamento climatico, che fa lievitare i prezzi, o la mancanza di tutela del marchio Cervinia cui molti tengono. Sono questi i temi su cui dobbiamo lavorare, invece di cedere al revisionismo storico e a pressioni infondate, spesso intrisi di pulsioni identitarie espresse da persone estranee alla storia e la cultura della Valle d'Aosta».

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