Non sono stati ancora rimossi gli alberi crollati un mese fa in via Pollio Salimbeni

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In un mese è stata riaperta la strada regionale per Cogne divorata dall’alluvione causata dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla nostra regione alla fine dello scorso mese di giugno. Un mese dopo, invece, in via Pollio Salimbeni, nel Quartiere Cogne di Aosta, il tempo sembra essersi fermato. Infatti è ancora transennato il tratto tra gli incroci con le vie Cavagnet e Liconi dove a metà luglio sono crollati 2 grossi olmi che hanno schiacciato 2 vetture. Tronchi, frasche e le carcasse delle automobili sono ancora al loro posto. Una situazione di stallo che ha suscitato le proteste di molti residenti. Un ritardo che, però, è giustificato da motivi di sicurezza. «Al direttore di esecuzione del contratto sono state date, tramite un ordine di servizio, indicazioni molto chiare - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto - e chiedono di procedere con la massima urgenza all’abbattimento di uno degli alberi in via Pollio Salimbeni. Viene altresì richiesto di trasmettere il prima possibile una relazione descrittiva delle azioni necessarie sulle alberature, per comprendere quali siano le migliori operazioni da effettuare per garantire la massima sicurezza ai cittadini contemperando, se possibile, la conservazione del patrimonio arboreo cittadino».

Una prudenza giustificata, dato che solo il caso ha evitato una tragedia nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 luglio, in via Pollio Salimben, quando un olmo, il secondo di un filare di 8, all’improvviso e senza cause esterne, è crollato al suolo abbattendone un altro, anch’esso caduto. Fortunatamente, data l’ora, non sono state coinvolte persone, ma 2 autoveicoli in sosta sono stati distrutti. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco e carabinieri per i rilievi del caso. L’area è stata messa in sicurezza e chiusa alla circolazione nel tratto compreso tra gli incroci con le vie Cavagnet e Liconi dalla Polizia Locale e dal Corpo di Protezione civile comunale. I tecnici dell’Ufficio Verde pubblico coadiuvati dal Dec responsabile del verde sono stati incaricati delle prime analisi, anche per valutare lo stato degli ulteriori 6 olmi rimanenti. I 2 esemplari caduti, alti circa 25 metri e di un’età stimata di 70 anni, apparivano in salute e con un tronco sano, ma con un apparato radicale molto poco sviluppato e atrofizzato. Le piante erano state oggetto di una leggera potatura circa 3 anni fa.

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