Dall’ex Cittadella dei Giovani è nato il nuovo progetto Plus

Dall’ex Cittadella dei Giovani è nato il nuovo progetto Plus
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Ad Aosta nasce Plus, un nuovo centro di innovazione sociale dedicato ai giovani e al terzo settore, che si presenta alla collettività con la rassegna EstatePlus, con attività trasversali dedicate all’arte e alla cultura, allo sport, al volontariato e all’aggregazione giovanile. A luglio, in seguito ad un breve periodo di chiusura degli spazi della ormai ex Cittadella dei Giovani, ha iniziato a muovere i primi passi il nuovo progetto Plus, figlio della co-progettazione lanciata nel mese di novembre 2023 dal Comune di Aosta alla quale hanno partecipato 27 enti del terzo settore tra cooperative sociali, imprese sociali, associazioni culturali e sportive. Il progetto, finanziato dal Comune di Aosta e dalla Regione, rappresenta un nuovo paradigma rispetto al passato sia in termini di organizzazione che di sviluppo di attività proposte. Plus rappresenta un nuovo concetto di spazio culturale e aggregativo: uno progetto diffuso con diverse sedi sul territorio - Cittadella dei Giovani, Parco Puchoz, campo da basket di via Vuillerminaz e Skatepark - che non si riconosce in un “dentro” e un “fuori”, ma che è dinamico ed esportabile e genera ricadute sul territorio comunale e regionale. Uno spazio urbano ibrido che diventa il centro della gestione della conoscenza sociale e innovativo della Valle d’Aosta, come una biblioteca di tutte le migliori pratiche progettuali, artistiche ed educative. Plus infine rappresenta il contenitore del valore aggiunto di un'intera comunità, inteso come la somma delle energie creative e della voglia di fare sia dei partner, che hanno deciso di condividere insieme alla pubblica amministrazione questo viaggio, e sia delle realtà che porteranno contenuti in corso d’opera. L’obiettivo di Plus è chiaro: «Favorire la crescita personale, la consapevolezza di sé e il benessere psico-fisico collettivo attraverso l’arte, la cultura, lo sport e la socialità». Plus è una parola latina, che rappresenta le origini della nostra cultura, ma è anche un termine tedesco, inglese e francese, a simboleggiare lo spirito internazionale che muove il progetto. Plus richiama Erasmus+ e tutto il mondo della mobilità e delle politiche giovanili europee. Richiama anche i diritti della comunità LGBTQIA+ e il cammino di consapevolezza, spesso tortuoso, che molti giovani si trovano ad affrontare. Infine Plus ha un’assonanza, un gioco di parole voluto, con il termine francese Place, piazza, intesa come agorà, luogo di incontro. Questo nome strizza l’occhio alle grandi piattaforme di streaming e richiama un nuovo modello di fruizione della cultura e dell’intrattenimento di massa. «Per questo motivo ci piace pensare al nuovo progetto Plus come ad un algoritmo sociale, in grado di cogliere i bisogni del territorio attraverso un ascolto attivo e a rielaborare l’offerta di conseguenza. - commenta l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Aosta Samuele Tedesco - Il cambio di nome non è un mero artificio estetico, ma rappresenta la volontà condivisa con i partner del progetto di costruire una nuova realtà nella città di Aosta che sia disponibile per tutta la comunità, e non solo come spazio dedicato ai giovani. Da qui il termine “plus” implicante in sé la crescita delle opportunità, delle progettualità e degli obiettivi che si dispiegheranno completamente a partire dall’autunno. A settembre, infatti, completata la fase estiva di transizione e di promozione del nuovo “concept”, “Plus” mostrerà completamente le sue potenzialità e il nuovo tipo di approccio che caratterizza il servizio». Il progetto si compone di 6 tavoli tematici di cui fanno parte i partner. Questi sono: Arte e Cultura, referente Stefania Tagliaferri di Palinodie, Sport e Benessere con Fulvio Assanti della cooperativa L’Esprit à l’Envers, Educativa Territoriale e Protagonismo Giovanile con Vittoria Burton della cooperativa Noi e Gli Altri, Volontariato e Mobilità Internazionale con Eleonora Rocco del Csv Valle d’Aosta, Youth Bank e Fondo Filantropico con Patrik Vesan della Fondazione Comunitaria e Plus Café con Raffaella Roveyaz della cooperativa La Libellula. L’ente capofila della coprogettazione è la cooperativa Noi e Gli Altri società cooperativa sociale che ha identificato come referente dell’ente David Catani. Il capofila è coadiuvato in qualità di consulente artistica da Verdiana Vono di Palinodie. La direzione del progetto invece è affidata alla cooperativa L’Esprit à l’Envers nella persona di Michele Tranquilli, con il ruolo di co-direttore affidato a Federico Ferraris, giovane fondatore dell’impresa sociale Exus. Lo spazio della ex Cittadella, denominato Spazio Plus, aprirà i cancelli durante il mese di agosto. Tuttavia l’intento del progetto è stato quello di iniziare fin da subito ad offrire attività alla cittadinanza. Da questa volontà è nata EstatePlus, una rassegna di eventi estivi dedicati alle persone giovani ma anche alle famiglie. Un calendario di attività elaborato in collaborazione con i tavoli tematici e che tocca infatti tutte le aree di pertinenza del progetto, lo sport non competitivo, la cultura, l’intrattenimento, il volontariato, l’educazione non formale. L’assessore Jean-Pierre Guichardaz dichiara: «L’Assessorato dei Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione sostiene il progetto Plus, nuova veste di gestione degli spazi della Cittadella dei Giovani di Aosta, e lo fa con un mirato trasferimento di fondi al Comune di Aosta per le spese vive di funzionamento del centro aggregativo. Inoltre come di recente approvato in Giunta regionale abbiamo predisposto 2 bandi pubblici a sostegno di iniziative puntuali destinate ai giovani. Le risorse messe a disposizione confermano dell'importanza che come Amministrazione diamo ai progetti culturali e sociali destinati alla fascia giovanile e rappresentano con chiarezza la nostra volontà di sostenere quelle iniziative capaci di contribuire, attraverso una partecipazione inclusiva dei giovani, la sperimentazione interdisciplinare, lo scambio di idee ed esperienze, alla costruzione di una comunità plurale e più legata alla propria città».

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