Meteo e alluvione allontanano i turisti Su Booking prenotazioni giù del 30%

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Non sarà certo una stagione estiva memorabile per il turismo in Valle d’Aosta. Le speranze degli operatori del settore sono tutte rivolte al mese di agosto con la consapevolezza che comunque anche un ottimo risultato non cambierà l’esito di un’estate sottotono. Peraltro alcuni importanti indicatori non sono per nulla incoraggianti: il più significativo è legato al trend di prenotazioni del colosso Booking che al momento riscontra proprio per agosto un calo nella nostra regione, a seconda delle zone, dal 30 al 40 per cento. Inoltre molte, la maggioranza, sono le richieste per soggiorni sempre più brevi, tantissimi quelli da una sola notte anche per agosto, a conferma di disponibilità finanziarie limitate, che considerati i costi di autostrada e carburante, lasciano una differenza sempre più risicata da destinare a pernottamenti e ristoranti. D’altronde anche la nuova tendenza legata alla presenza rilevante pure in Valle d’Aosta di sistemazioni per gli affitti brevi incentiva un turismo che sceglie numerosi soggiorni durante l’anno invece di pochi periodi prolungati di vacanza come succedeva un tempo.

Perciò dopo un 2023 da record, quest’anno i numeri a giugno e a luglio sono stati in sensibile calo, soprattutto per 2 ragioni: le condizioni meteorologiche incerte e gli eventi alluvionali che - pur avendo colpito Cogne (dove a livello turistico luglio non è esistito e per agosto le prenotazioni vanno ancora molto a rilento) e Breuil Cervinia (con una diminuzione tra il 30 e il 40 per cento nel mese di luglio) - hanno però fatto risentire i propri effetti su tutta la regione e continuano a farlo, a causa di una diffusa disinformazione che la Regione sta tentando di “combattere” con delle specifiche campagne promozionali.

Un primo bilancio emerge dal “giro d’orizzonte” tra i delegati Adava. «Courmayeur - dice Stefano Cavaliere - ha registrato un calo di almeno il 10 per cento su giugno, soprattutto legato al pessimo meteo e all’annullamento di un evento sportivo sotto data a causa delle elezioni europee. Per luglio la perdita si attesta tra il 5 e il 10 per cento. E agosto al momento non è da tutto esaurito. Se il meteo tiene speriamo di limitare la perdita.»

«Il calo per ora è tra il 5 e il 10 per cento - conferma Herman Buchan da Ayas - ma per alcune strutture è andata molto peggio, con meno 40 e anche meno 60 per cento, rispetto ai record del 2023. Non resta che sperare che il tempo rimanga caldo e soleggiato come adesso. Fine luglio e agosto al momento si presentano in linea con il passato.»

«Giugno è andato più o meno come lo scorso anno, anche se molte strutture erano chiuse. - rimarca Glauco Falzone da La Thuile - Anche luglio più o meno è stato come il 2023 per alcuni mentre per altri si è registrato un calo tra il 10 e il 15 per cento, soprattutto nella prima parte del mese tra meteo e preoccupazioni legate all’alluvione.» In linea con quella di Glauco Falzone è la riflessione di Daniele Valverde di Gressoney: «I primi 15-20 giorni di luglio sono stati un po’ sottotono, con un calo delle presenze del 10-15 per cento rispetto al solito andamento. Dal 20 luglio è partita l’estate come deve essere: con l’arrivo del caldo le prenotazioni hanno ripreso vigore. Ora siamo in attesa di riempire agosto, che a oggi è un po’ più indietro rispetto allo scorso anno.»

«Giugno è stato come il 2023, limitatamente alle poche strutture aperte. - evidenzia Marco Gorret di Valtournenche - Luglio è stato in calo indicativamente del 20 per cento e per agosto abbiamo ancora parecchia disponibilità.» «Il meteo sfavorevole ha causato un calo tra il 10 e il 15 per cento. - gli fa eco Davide Perrin per la media valle del Cervino - Agosto si presenta con buone prenotazioni: il periodo centrale del mese è in crescita come richiesta, anche se ci sono ancora camere libere.»

Se Alessio Berthod da Courmayeur pone l’attenzione sul fatto che «ad agosto mancano le prenotazioni degli italiani», Alessia Gontier a Champorcher rimarca un «netto calo sia su luglio che su agosto: siamo pure noi tra il meno 10 e il meno 15 per cento, in alcune strutture fino al meno 20, va meglio da quando il meteo si è “sistemato”, ma restano ancora disponibilità anche per Ferragosto». Sempre dalla Bassa Valle Giorgia Vigna Lasina di Donnas sottolinea come «alcune strutture stanno tenendo i ritmi dello scorso anno, altre invece male, inoltre il prezzo medio di vendita delle camere si è abbassato e la maggior parte delle prenotazioni è legato agli eventi proposti sul territorio».

«Siamo più o meno in linea con il 2023 ma la tendenza in generale è in calo» è l’analisi di Erika Galassi per quanto riguarda Aosta. Parzialmente in controtendenza la situazione a Saint-Vincent e Châtillon. «Siamo a un più 20 per cento per giugno, essenzialmente grazie al torneo di biliardo, e a un meno 15 per cento su luglio» analizza Carlo Motto Ros da Saint-Vincent. Anche Cristina Rore da Châtillon parla di un buon giugno, proprio grazie al biliardo, mentre luglio chiuderà in linea con lo scorso anno. «Per agosto c’è ancora parecchio da recuperare sul 2023. - conclude Cristina Rore - Dopo l’alluvione abbiamo avuto tante cancellazioni su agosto che stiamo pian piano recuperando.»

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