Dal Consiglio via libera al Programma di sviluppo turistico tra le critiche delle forze di opposizione
Il Consiglio comunale ha approvato mercoledì scorso, 24 luglio, il Programma di sviluppo turistico con i 19 voti a favore della maggioranza e gli otto contrari delle forze di opposizione. Il documento è stato criticato dalla minoranza, a partire dal capogruppo della Lega Nord Valllée d’Aoste Sergio Togni secondo cui «Il risultato non è adeguato e completo. Si individuano 6 progetti finali, ma non si capisce chi debba attuarli né quando. Se davvero si fosse creduto in questo strumento si sarebbero dovuti segnalare attori, azioni e durate precise». Obiezione condivisa da Roberta Carla Balbis di La Renaissance Valdôtaine: «Questo Piano non propone niente di nuovo ma fa un’analisi. La visione di come dovrebbe essere la città dal punto di vista turistico sarebbe dovuta arrivare dalla parte politica, non si può demandare tutto ai tecnici».
Critiche a cui ha risposto l’assessore alla Pianificazione territoriale Loris Sartore: «Aosta ha bisogno di questo strumento e non solo per l’adeguamento alla normativa, ma perché è una realtà turistica da lungo tempo e sta vivendo un momento di rilancio all’interno del panorama sia regionale, sia nazionale. E lo testimoniano le presenze turistiche. Questo Piano definisce delle linee di programmazione. Ci sono attività in prospettiva che possono anche essere riviste dato che l’orizzonte temporale è di breve-medio periodo. Pertanto è una prima pietra che poniamo».
Uno sportello per la tutela degli animali
Una mozione presentata da La Renaissance Valdôtaine, approvata all'unanimità dal Consiglio comunale di Aosta, prevede che il Sindaco di Aosta e la Giunta comunale dovranno «Arricchire con adeguati strumenti lo sportello Amico in Comune, affinché gli operatori siano messi nelle condizioni di fornire adeguate ed esaustive informazioni utili a prevenire ogni forma di maltrattamento animale e ad alimentare tutti i processi di condivisione interistituzionale attorno alla promozione della cura e della presenza degli animali nel proprio territorio, affinché sia riconosciuto il loro valore affettivo ed educativo». La mozione evidenzia le «Molteplici funzioni» che può svolgere uno sportello, come la «Sensibilizzazione sulle tematiche attinenti la tutela e il benessere degli animali», la «Raccolta di reclami e segnalazioni sulla cattiva detenzione di animali da affezione, sfruttamento per fini economici, maltrattamenti ed eventuali smarrimenti e ritrovamenti di animali» e «L'organizzazione di eventi e manifestazioni specifiche, campagne informative e di sensibilizzazione riguardanti gli animali domestici presenti sul territorio comunale». Inoltre un «Obiettivo dello Sportello potrebbe essere quello di redigere e sottoporre al Consiglio comunale un regolamento comunale per i diritti degli animali e di individuare, in futuro, un immobile comunale da mettere a disposizione dei volontari dello Sportello, al fine di realizzare uno stallo o più stalli di prima accoglienza, una breve sosta e una breve degenza, per animali in difficoltà».
Piste ciclabili: le sanzioni sono state una decina
In Consiglio comunale si è anche tornato a parlare delle piste ciclabili. In particolare Cristina Dattola di La Renaissance Valdôtaine ha evidenziato che «Nonostante la presenza di una pista ciclabile si vedono ancora molti ciclisti pedalare in mezzo alle strade, insieme alle automobili. In altre realtà italiane i ciclisti che in presenza di una ciclabile, pedalano lo stesso sulle strade vengono multati dalla Polizia Locale». Perciò Cristina Dattola ha chiesto: «Il transito sulla pista ciclabile di Aosta è obbligatorio o facoltativo per i ciclisti?». La vicesindaca Josette Borre nella sua risposta ha precisato che «In presenza di percorsi ibridi o promiscui, i velocipedi non hanno obblighi, per quanto sia consigliato l’utilizzo della ciclabile. Se un velocipede percorre una carreggiata stradale seguendo il regolare senso di marcia può farlo normalmente e non è soggetto a sanzioni. Solo nel caso sia inibita la convivenza tra pedone e ciclista c’è una sanzione, che va da minimo di 26 a 46 euro». Quindi la vicesindaca Josette Borre ha riferito che «Nel 2024 sono state una decina le sanzioni per sinistri stradali o per comportamenti di guida scorretti. Ma non sono assimilabili all’obbligo di transitare su corsie ciclabili esclusive perché ci sono entrambe le fattispecie, non solo quelle in sede propria».