Valorizzare il patrimonio immobiliare, un gruppo di giovani ricercatori a Fontainemore e Perloz
Ha preso il via il progetto “Encouraging reuse” (Incoraggiare il riutilizzo), in cui il GAL Valle d’Aosta è partner Liminal (un’associazione di promozione sociale con sede a Roma, costituita da giovani professionisti e studenti impegnati nella riattivazione di energia sociale ed economica nelle aree rurali) e che vede coinvolti i Comuni di Fontainemore e Perloz. L’iniziativa è finalizzata al censimento del patrimonio immobiliare e all’individuazione di soluzioni per il suo riutilizzo, attraverso un processo partecipativo con il coinvolgimento delle comunità locali.
Le attività sono iniziate lunedì 15 luglio, obiettivo è valorizzare il patrimonio immobiliare nei piccoli centri, attraverso l’analisi dei dati e approcci interdisciplinari per recuperare gli immobili inutilizzati.
La coordinatrice del GAL Valle d’Aosta, Marta Anello, ha illustrato le fasi che hanno condotto all’attuazione del progetto: «Come GAL, siamo stati individuati da Liminal quale partner per il territorio della nostra regione. Abbiamo aderito con entusiasmo, considerato che il tema è in linea con gli interventi previsti nella nuova Strategia di Sviluppo Locale per quanto riguarda i bandi in favore degli enti pubblici. Abbiamo quindi proposto un avviso pubblico, a seguito del quale sono stati selezionati i Comuni di Fontainemore e Perloz, che si sono candidati in forma associata per partecipare all’iniziativa».
Il gruppo di giovani ricercatori, composto dai rappresentanti dell’Associazione Liminal e da studenti provenienti da prestigiose università americane, quali il MIT (Massachusetts Institute of Technology), e da università italiane, è stato quindi accolto sul territorio per portare avanti le attività previste dal progetto. Divisi in due team, i ragazzi sono attualmente impegnati, da un lato, nella mappatura e nel censimento del patrimonio immobiliare locale con l’utilizzo di tecnologie avanzate e, dall’altro, nell’analisi del contesto territoriale, attraverso incontri e interviste con la comunità locale per comprenderne punti di forza, necessità e idee. I dati raccolti consentiranno di avviare un processo di coprogettazione, nel quale saranno coinvolti gli amministratori locali, gli operatori economici e i cittadini testando metodologie innovative, per formulare delle proposte concrete di riutilizzo di alcuni degli edifici censiti.
Le attività in corso costituiscono la prima fase del progetto e si concluderanno domenica 4 agosto. Seguirà un periodo di lavoro online, propedeutico alla realizzazione della seconda fase sul campo, prevista in autunno.