Processione Fontainemore-Oropa Si parte venerdì prossimo, 26 luglio
Un foulard o un velo bianco in testa, simbolo della purezza battesimale, la torcia in mano e buone gambe saranno i segni esterni dei partecipanti al pellegrinaggio da Fontainemore ad Oropa, che si svolgerà in notturna tra venerdì e sabato prossimi, 26 e 27 luglio.
Per tradizione, la processione si ripete ogni 5 anni ed è arrivata a coinvolgere, nel 2000, 3mila pellegrini. L’ultima edizione si è svolta nel 2015, avrebbe dovuto ripetersi nel 2020, ma era saltata a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Il prossimo appuntamento sarebbe dovuto quindi essere nel 2025, ma è anticipata perché l’anno prossimo si svolgerà l’anno giubilare e quindi tutti gli eventi si concentreranno a Roma.
I pellegrinaggi al santuario della Madonna nera sono continui, ogni fine settimana si muove un corteo dalle comunità biellesi. Quello cui parteciperanno anche i valdostani coinvolgerà una decina di parrocchie biellesi, tra cui Sandigliano, Ponderano e Gaglianico.
Il programma
Il ritrovo è per le 23 di venerdì 26 luglio in località Pillaz di Fontainemore. Ci si può arrivare anche con le navette messe a disposizione dal Comune, a partire dalle 16. Dopo 12 ore di cammino, l'arrivo è previsto per le 12.30 circa di sabato 27, al Santuario di Oropa, dove nel pomeriggio i pellegrini potranno avvicinarsi al sacramento della confessione. La Messa verrà celebrata alle 17 nella Basilica Nuova. La sera, alle 21, i pellegrini si ritroveranno per la fiaccolata. Domenica 28 luglio, la partenza sulla via del ritorno è prevista subito dopo la Messa delle 7.45, che sarà celebrata nella Basilica Antica. L’arrivo alla chiesa parrocchiale di Fontainemore sarà intorno alle 19.30.
I pellegrini valdostani riempiranno il Santuario e l’albergo, nella foresteria. Le prenotazioni per il pernottamento superano le 450, mentre come affluenza gli organizzatori si aspettano circa 1.200 persone, un po’ meno rispetto al solito ma sempre tanti.
«La cantoria di Fontainemore si occuperà di animare con i canti - spiega Anna Maria Genestreti, che fa parte del comitato organizzatore - soprattutto nella parte finale, prima dell’arrivo, e poi nelle celebrazioni. Dopo la salita notturna, ci disporremo in corteo, davanti gli uomini e dietro le donne e i bambini, portando le insegne e cantando litanie e “Regina Montis Oropae”. Canteremo anche “Ave Regina d’Oropa”, composto da Sandro Frola per il quinto centenario dell’Incoronazione della Madonna, nel 2021».
La fede in montagna
«Per la prima volta parteciperò all’antica processione verso Oropa. - racconta il parroco Marian Benchea, che si occupa delle parrocchie di Fontainemore, Gaby, Issime e Lillianes - Parteciperanno il vescovo di Aosta Franco Lovignana, il vescovo emerito di Aosta Giuseppe Anfossi e, passato il colle della Barma, nell’ultimo tratto si uniranno a noi il vescovo di Biella Roberto Farinella e il vescovo emerito di Casale Monferrato Alceste Catella». «I sacerdoti ci accompagneranno con piccole meditazioni durante le soste. - continua Anna Maria Genestreti - L’escursione si fa in 3-4 ore, ma nella processione si segue il passo della preghiera. Con noi ci saranno anche i “bastonai”, coloro che, vestiti di bianco, durante la fiaccolata del sabato sera porteranno una statua della Madonna nera e guideranno la processione e la fiaccolata».
La tradizione del pellegrinaggio viene fatta risalire al XIII secolo, ma secondo la tradizione il Santuario venne costruito intorno al IV secolo d.C., per iniziativa del primo vescovo di Vercelli, Sant'Eusebio, inglobando anche il «Roc», un voluminoso masso erratico di epoca preistorica oggi inglobato nell’edificio.
«La processione è un gioiello spirituale. - aggiunge il parroco - Per i cristiani di Fontainemore la montagna è lo sfondo e camminare, passando per il colle della Barma verso il santuario biellese, richiama la necessità di creare ordine nella propria vita. La processione aiuta verso quelle idee più chiare che l’ascesa ispirava già ai nostri antenati. Andare in processione camminando è, per usare un termine attuale, è dare un calcio a tutte le preoccupazioni quotidiane e per tre giorni lasciamo lo spazio all’anima».
Ultime raccomandazioni
I pellegrini si sono «allenati» per essere preparati fisicamente alla camminata. La processione è aperta a tutti, con alcuni accorgimenti: avere un abbigliamento adatto alla montagna e alla notte all’aperto e un abito decoroso per le celebrazioni; portare con sé cibo e bevande, perché uomini e donne cammineranno sempre separati; portare pile o torce elettriche e ricambi; trovarsi con largo anticipo agli appuntamenti e provvedere a prenotare in autonomia cena e pernottamento al Santuario.