Stretta sulla “legge casa”, possibile solo un piano aggiuntivo Via libera della commissione del Consiglio Valle

Stretta sulla “legge casa”, possibile solo un piano aggiuntivo Via libera della commissione del Consiglio Valle
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La terza commissione Assetto del territorio ha espresso parere favorevole a maggioranza, in sede consultiva, su una proposta di modifica delle disposizioni attuative della cosiddetta «legge casa» (la legge regionale numero 24 del 2009 in materia di misure per la semplificazione delle procedure urbanistiche e la riqualificazione del patrimonio edilizio).

«La legge del 2009, nota anche come "legge casa", - ricorda il presidente della terza commissione, Albert Chatrian (Uv) - era nata in un contesto volto a favorire iniziative per il rilancio economico, con un riavvio dell'attività edilizia, introducendo misure di semplificazione procedurali per rispondere, da un lato, ai bisogni abitativi delle famiglie, e dall'altro, per valorizzare il patrimonio architettonico esistente, garantendo l'efficienza energetica secondo criteri di sostenibilità ambientale. L'applicazione della legge ha permesso così di favorire le ristrutturazioni evitando ulteriore consumo del suolo e risolvere aspetti urbanistici e costruttivi soprattutto nei centri storici. Nell'ambito della sua applicazione con delibere di Giunta, è emersa la necessità di modificarne la disciplina attuativa al fine di meglio regolamentare l'impatto in casi di interventi nei centri storici. La novità sta nell'aver reso ammissibile, nell'ambito dell'eventuale ampliamento volumetrico, la possibilità di inserire un solo piano aggiuntivo. Una modifica che tiene conto dei principi ispiratori della legge 'casa', riadattandola alle esigenze attuali e contemperando le necessità di sviluppo socio-economico in armonia con gli aspetti ambientali e architettonici». L'atto, presentato dall'assessore alle Opere pubbliche Davide Sapinet, è stato oggetto di un confronto dapprima con gli ordini professionali e le associazioni di categoria, poi con gli enti locali e in particolare le amministrazioni comunali di Courmayeur e di Valtournenche. Nel giugno scorso, proprio il sindaco di Courmayeur Roberto Rota e il vicesindaco di Valtournenche Massimo Chatrian avevano denunciato un «boom di speculazione» edilizia nei propri Comuni, discutendo durante un'assemblea del Cpel le modifiche proposte dalla Giunta regionale alla legge casa del 2009. Il provvedimento sarà ora adottato in via definitiva dall'esecutivo.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste si è astenuto, durante la riunione odierna della terza commissione consiliare, sulle «restrizioni alla legge casa proposte dalla recente bozza di delibera di giunta. La Lega ha sempre ritenuto e continua a ritenere virtuoso lo strumento di ampliamento previsto dalla legge regionale 24 del 2009 (“legge casa")». «Abbiamo apprezzato - si legge in una nota - il fatto che la giunta si sia orientata verso una posizione moderata nella limitazione agli incrementi permessi dalla legge casa non cedendo alle ideologie che vedono nell'attività edificatoria un male assoluto per l'ambiente». «Circa l'80 per cento dei valdostani - commenta il consigliere Luca Distort - è proprietario di beni immobiliari e le politiche di incentivazione al recupero edilizio sono lo scenario prevalente dell'intero settore edile dei prossimi anni. La politica deve quindi dare gli strumenti idonei affinché l'economia del nostro territorio sia indirizzata e sostenuta in questa prospettiva: così deve essere anche per lo strumento della legge casa». Invece, secondo il gruppo Lega, «le disposizioni proposte nella delibera di giunta non risultano essere adeguate: mancano la contestualizzazione degli interventi e la visione su procedimenti coordinati che consentano una gestione razionale del cambio delle destinazioni d'uso. Inoltre il coinvolgimento perentorio delle commissioni edilizie contrasta con l'obiettivo di semplificazione burocratica e le amministrazioni comunali non potranno derogare alle limitazioni poste dalla delibera nelle parti del territorio dove si intenda promuovere, invece, la crescita insediativa ed economica».

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