Livelli occupazionali e contratto, scatta l’allerta per i sindacati: «Adesso apriamo un confronto»
La segretaria generale Cgil Valle d’Aosta Vilma Gaillard auspica «attenzione ai lavoratori e ai loro rappresentanti sindacali nell'esame della relazione sulla futura gestione del Saint-Vincent Resort & Casino». Lo scorso anno, nel corso di un incontro, il presidente della Regione Renzo Testolin «ci aveva detto che lo studio sulla possibile futura gestione del Casinò di Saint-Vincent al termine del periodo concordatario doveva essere ultimato: a oggi non abbiamo avuto alcuna comunicazione ufficiale». Vilma Gaillard commenta così i contenuti del documento elaborato da Ernst&Young sulla futura gestione della casa da gioco valdostana e dell’annesso complesso alberghiero. Uno studio che tra le ipotesi indica la continuità con il sistema attuale o la concessione della gestione a un terzo, attraverso una gara. Una scelta, quest’ultima, che si porrebbe in discontinuità rispetto allo scenario attuale: «Non è un'ipotesi che ci preoccupa, ma riteniamo che ci siano due elementi che devono essere tenuti in considerazione. Si tratta di dare in gestione un bene pubblico, una società nella quale sono stati investiti molti soldi ed è dunque corretto che ci sia un ritorno economico, che ricada su tutta la comunità, per il forte impegno che si è profuso per riportare l'azienda in equilibrio. Inoltre, ci deve essere una garanzia del mantenimento dell'attuale organico, anche tenendo conto di quanto i lavoratori hanno pagato per rimettere in piedi il Casinò».
Dal canto suo Claudio Albertinelli, segretario generale del Savt, afferma: «Visto che il concordato è vicino alla scadenza è arrivato il momento di aprire un confronto serio sul futuro. Per quanto riguarda lo studio Ernst&Young, non ne conosciamo i contenuti, è bene che il prima possibile ci sia un incontro. E’ fondamentale prima che scada il concordato arrivare alla sottoscrizione del contratto di lavoro sul quale stiamo lavorando, siamo relativamente a buon punto, ed entro l’autunno è auspicabile che si arrivi alla firma».