Riaperta la strada che unisce Canavese e Biellese

Riaperta la strada che unisce Canavese e Biellese
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Dalle 17 di mercoledì scorso, 10 luglio, la provinciale 73 è nuovamente percorribile a senso unico alternato dal chilometro 2,050 in direzione Borgofranco-Nomaglio e in direzione opposta dal chilometro 2,400, con divieto di sorpasso e il limite di velocità di 30 chilometri orari. E dal pomeriggio di mercoledì è riaperta la provinciale 74 di Chiaverano al chilometro 9,200.

Concluso dunque l'intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza del punto in cui convergono la strada provinciale 73 della Serra e la 74 di Chiaverano nei pressi di Biò di Borgofranco d’Ivrea.

In caso di piogge intense e persistenti il versante sarà sottoposto a verifiche e, se necessario, verrà nuovamente sospeso il transito.

Il tratto stradale era stato interessato nel mese di maggio dal cedimento del muro di contenimento, provocato da un dissesto del versante sovrastante.

L’intervento di somma urgenza è costato 205mila euro ed è consistito nella realizzazione di un nuovo rilevato per proteggere il piede del versante e la sede stradale da eventuali nuovi scivolamenti di materiale. Dietro al rilevato è stato posizionato il terreno che, insieme al muro, proteggerà la carreggiata. È stato inoltre realizzato un canale di gronda per la raccolta e lo smaltimento delle acque provenienti dal versante soprastante. È stata anche riprofilata la nicchia di distacco della frana.

Una serie di micropali consentirà di sostenere il piede del versante, rimuovere il materiale franato e proteggere stabilmente la carreggiata.

Ultimata la protezione provvisoria con blocchi di cemento, si è provveduto in contemporanea ad allargare la carreggiata verso Rio dei Mulini, per consentire in via eccezionale di transitare a senso unico alternato con più sicurezza.

Sono passati quasi due mesi dalla sera del 16 maggio in cui la montagna è franata e il muro di contenimento della strada è crollato.

La strada, però, era già chiusa. Il pericolo, infatti, era stato segnalato una decina di giorni prima da un automobilista che percorrendo la Provinciale 73 all'incrocio con la Provinciale 74 aveva notato che il muro che costeggia la strada era gonfio e crepato. Il vallo di contenimento alto circa cinque metri aveva ceduto sotto la pressione della terra.

Continuano, ovviamente, anche i lavori di consolidamento del versante montano, propedeutici alla fase di ripristino della carreggiata alle originali dimensioni di piano stradale e percorribilità.

«Si è dovuto ripristinare e pulire il pluviale da dove sono precipitate rocce sulla Strada Provinciale 74» ha commentato il sindaco Fausto Francisca. La circolazione su queste strade era sospesa dal 5 maggio scorso, a ridosso delle conseguenze della bomba d’acqua che si era riversata sul paese giorni prima, causando il crollo del muraglione di controripa in cemento, all’incrocio delle due arterie utilizzate quotidianamente da molti pendolari. Un secondo evento franoso, che ha coinvolto gli alberi al di sopra del muraglione, ha costretto a modificare gli originali piani di intervento della Città Metropolitana, rendendo necessario un ulteriore monitoraggio della zona, risultata essere decisamente a rischio in caso di nuove e pesanti precipitazioni piovose. Una situazione che costringerà ad adottare piani di sicurezza per oltre il semplice ripristino del muraglione caduto, con interventi di taglio della vegetazione soprastante e posa di diverse griglie di protezione sul versante montano più delicato a livello idrogeologico.

Il cantiere in due immagini dei giorni scorsi, la circolazione è stata riaperta in anticipo rispetto alle previsioni

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