Il presidente Testolin: «Valutazioni sulla funivia e sulla galleria del Drinc»
La ferrovia del Drinc, che collega Acque Fredde di Pila a Cogne è stata oggetto di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare di mercoledì scorso, 11 luglio.
«A seguito dell'evento alluvionale di sabato 29 giugno, che ha completamente isolato Cogne, questa via d'accesso ha dimostrato di essere di fondamentale importanza. - ha specificato la capogruppo Erika Guichardaz - È quindi importante affrontare la questione delle vie alternative e lo avevo già rilevato in un'iniziativa del 20 giugno. La ministra Santanchè ha parlato di "mettere le ali" a Cogne per trasferimenti in elicottero e dal canto loro, invece, l'Assessore regionale ai Trasporti e l'Assessora comunale al Turismo di Cogne vedono nel collegamento funiviario con Pila una risposta alle emergenze. Vorremmo quindi sapere quali riflessioni siano state fatte sul riutilizzo della ferrovia del Drinc come via di collegamento e fuga in caso di situazioni emergenziali».
Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «Nell’ambito del confronto con la comunità di Cogne in occasione del sopralluogo effettuato dalla Giunta regionale di giovedì 4 luglio si sono marginalmente affrontate anche le tematiche di prospettiva relative ad eventuali collegamenti alternativi alla viabilità. Tra questi sono stati evocati il collegamento funiviario tramite Pila, i cui studi e le cui opportunità sono oggetto di attenzione da tempo e su cui gli approfondimenti si sono intensificati in questi ultimi mesi. Nel discorso si sono inserite anche le possibili valutazioni in merito alla galleria del Drinc, argomento che è da affrontare con la delicatezza del caso ma che fa parte del ventaglio di situazioni che una valutazione di prospettiva potrebbe nel futuro considerare. Credo, però, che questo tipo di analisi dovrà essere affrontato nei tempi e nei modi opportuni dopo la risoluzione dell’emergenza. Anche perché voi parlate di ferrovia, ma in realtà siamo di fronte ad una infrastruttura che al momento non consente nessun tipo di utilizzo o percorrenza e tanto meno in sicurezza».
Erika Guichardaz ha replicato usando le parole del compianto sindaco Osvaldo Ruffier che «Nel 2004 sosteneva come prima di valutare l'idea della funivia, prevista dal 1994, bisognasse completare il collegamento ferroviario, opera importante per evitare che problemi legati alla strada possano isolare il paese. La non chiusura che il Presidente ha posto speriamo possa fargli valutare la nostra idea di prevedere un coinvolgimento del Reggimento Genio ferrovieri»