«L’emergenza a Cogne e a Cervinia è stata affrontata con grande efficienza da volontari e professionisti»
Cogne e Cervinia devastate dall’alluvione. Quali le cause di questo disastro? Gli interventi durante e dopo l’emergenza sono stati gestiti efficacemente? Le informazioni su ciò che è accaduto sono state gestite correttamente?
Bruno Nizzia: «Il clima oramai non ha più equilibrio, è soggetto a sbalzi repentini, queste improvvise “bombe d’acqua” sono imprevedibili e in poche ore cade l’equivalente di pioggia di diversi giorni. Le operazioni di evacuazione dei turisti con gli elicotteri da Cogne sono state condotte in maniera celere. Le notizie su quanto accaduto sono trapelate ora dopo ora, ma dettagliate e precise».
Francesca Prochilo: «Le cause del disastro sono da ricercare soprattutto nelle alterazioni climatiche che hanno colpito anche la nostra regione. Gli interventi sono stati comunque efficienti durante l’emergenza e sono stati coordinati in maniera professionale. Dopo queste ultime gravi calamità, bisogna correre ai ripari e creare muri di contenimento e briglie che possano trattenere movimenti franosi. Solo così in futuro potremo ridurre questi incredibili disastri».
Youssef Mali: «La prevenzione resta una priorità. Fortificare e pulire l’alveo dei torrenti in zone nevralgiche è essenziale, come alzare muri di contenimento per evitare esondazioni quali quelle Cogne e Cervinia. Malgrado lo spavento e la sorpresa gli interventi sono stati gestiti bene e le informazioni sono arrivate un po’ in ritardo a causa dell’isolamento delle zone interessate, ma comunque precise e dettagliate».
Gianfranco Furlani: «Il progressivo surriscaldamento globale è la causa principale queste precipitazioni anormali. Impossibile dunque fare previsioni, ma l’emergenza è stata gestita correttamente da professionisti e volontari che hanno lavorato giorno e notte per ripristinare la viabilità di Cogne e intervenire a Cervinia. Le notizie sono state gestite bene, benché rallentate dalla mancanza di informazioni dai due paesi che si sono ritrovati completamente isolati».
Maria Grazia Monaci: «Un problema per il turismo che ovviamente ne risentirà. Un plauso ai professionisti e volontari che hanno lavorato senza sosta dimostrando grande volontà e resilienza al fine di riportare la situazione alla normalità. Le notizie sono state gestite bene e le informazioni sono arrivate in base agli aggiornamenti».
Carmela Sciandra: «Una bomba d’acqua così improvvisa e di vaste proporzioni che non ha lasciato scampo, provocando gravi danni nel giro di poco tempo. Malgrado le difficoltà gli interventi sono stati mirati e precisi, malgrado l’emergenza improvvisa tutto è sto gestito in maniera equilibrata».