«Tanta amarezza per il metodo con cui sono stato escluso dalla Mostra concorso»

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Facciamo tanto dire della vocazione turistica della nostra bella regione, investiamo in pubblicità per attrarre, nella fattispecie alla Fera di Sant’Orso, alla Foire d’été, e alla Mostra concorso, turisti da ogni dove, per far ammirare le opere che con tanto impegno, amore, dedizione ed orgoglio, gli artigiani, professionisti od hobbisti preparano per tali eventi, poi, scivoloni come quelli capitati anche al sottoscritto, demotivano, penalizzano, escludono opere che, per carità, probabilmente non sarebbero state premiate ma per produrre le quali ci sono volute settimane in studio, attenzione, lavoro, dedizione.

Si perché i temi delle mostre concorso, oltre a sollecitare la creatività degli artigiani ne stimolano sicuramente anche la cura dei particolari e della lavorazione.

L’esperienza che mi cagiona tanto rammarico è dovuto al fatto che sono stato escluso dalla Mostra Concorso per non aver depositato nei termini indicati (dal 10 al 14 giugno) la mia opera. Peccato che la lettera con la quale veniva indicato tale termine, ancorché non perentorio nella sua declinazione, mi sia giunta in data 02/07/2024; chiaro che non posso provarlo, chiaro che la colpa potrebbe essere attribuibile alle Poste italiane che non brillano per efficienza, ma mi sorge spontanea una domanda: sarebbe stato redarguibile per eccesso di zelo o inopportunità l’eventuale funzionario che per scrupolo mi avesse contattato per verificare se era davvero mia intenzione non presentare la mia opera, tenuto conto che nella domanda a tempo debito presentata era chiesto di indicare sia il numero di telefono sia l‘indirizzo e-mail? Peraltro, se non ricordo male, è sempre richiesto di segnalare la non partecipazione agli eventi qualora invece sia stata presentata la domanda. Non ultimo credo, che laddove vi siano termini, anche se di fatto non riferiti come perentori, sarebbe buona prassi comunicarli con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

A tante parole posso solo aggiungere che a fronte di mie esplicite, tempestive richieste e amareggiate rimostranze gli uffici competenti mi hanno risposto, con gentilezza e forse dispiacere per l’accaduto, che l’esclusione alla mostra concorso è tassativa poiché la Commissione giudicatrice è stata già convocata, ma mi viene concesso di esporre la mia opera fuori concorso.

Verrebbe quasi voglia di verificare i termini legali della questione, ma tempo, denaro e non meno la consapevolezza che una ipotetica invalidazione della Mostra stessa cagionerebbe sia alla Regione (già provata dalle calamità naturali accadute nello scorso fine settimana) sia agli artigiani ammessi, un danno di cui sicuramente, tutti, il sottoscritto compreso, fanno volentieri a meno.

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