Geologia e ambiente: una “summer school” all’Università della Valle d’Aosta

A partire da lunedì scorso, 1° luglio, e fino a martedì prossimo, 9 luglio, si svolge all’Università della Valle d’Aosta la terza “Summer School of the international association for engineering geology and the environment” dal titolo “Rischi naturali, impatto sociale e rischio: identificazione, analisi e soluzioni operative” coorganizzata dall’International Association for Engineering Geology and Environment e dall’ateneo valdostano. I rischi naturali hanno spesso un impatto diretto sulle infrastrutture e sulla sicurezza delle persone. Gli effetti del cambiamento climatico e l'uso intensivo delle aree montane hanno recentemente enfatizzato l'aumento della frequenza e l'impatto di alluvioni, incendi, terremoti e frane determinando spesso danni elevati in termini di vittime e di costi economici, sociali e psicologici per la società. Il ruolo della comunità scientifica è importante per migliorare gli studi multidisciplinari volti a caratterizzare la dinamica dei processi di pericolosità attiva e per sostenere nuovi approcci più orientati allo sviluppo di strategie e soluzioni di adattamento.

Nel corso delle giornate di studio saranno analizzati i pericoli naturali e i conseguenti rischi in diversi ambienti e paesaggi, definendo metodi e strumenti multidisciplinari per la descrizione e l'analisi dei processi ed esplorando i recenti approcci utilizzati per limitare l'impatto sugli insediamenti umani e sulle infrastrutture, comprese le soluzioni basate sulla natura. La Summer School prevede lezioni frontali, laboratori ed escursioni tematiche a cui partecipano 28 studenti e ricercatori provenienti da Italia, Spagna, Austria, Germania, Grecia, Norvegia, Iran, Turchia, Pakistan, Marocco, Malawi, India oltre ad un corpo docente internazionale. La scuola estiva è supportata dall’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irpi Cnr), dall’Università di Pavia, dall’Università di Milano Bicocca e da Fondazione Montagna Sicura. Nella foto il gruppo.