Prosegue la campagna tra i giovani per il vaccino contro il Papillomavirus
Prosegue anche a luglio la campagna “Hai pensato al vaccino?” lanciata dalla Struttura di Igiene e Sanità pubblica dell’Usl e rivolta ai giovani adulti valdostani non ancora vaccinati contro il Papillomavirus. Le ragazze fra i 18 ed i 25 anni (nate dal 1999 al 2005) e i ragazzi di 18 anni (nati nel 2005) hanno ricevuto una lettera di invito alla somministrazione gratuita, con sedute dedicate al servizio di Igiene e Sanità Pubblica (ex maternità). L’adesione alla vaccinazione è volontaria e si può prenotare online dal link https://vaccini.ausl.vda.it/HPV18252024/index.php. Il vaccino proposto è quello attualmente disponibile (Gardasil9), che copre per 9 differenti ceppi virali tra quelli principalmente responsabili delle lesioni più pericolose. Viene somministrato per via intramuscolare con 3 iniezioni nell’arco di 6 mesi. L’obiettivo della campagna vaccinale è raggiungere i giovani adulti in un’età in cui è ancora possibile la prevenzione dell’infezione da HPV, la più comune infezione a trasmissione sessuale. Il virus si trasmette attraverso il contatto intimo con cute e mucose e soprattutto con i rapporti sessuali, anche non completi, ed è la causa di quasi tutti i tumori della cervice uterina nella donna e di buona parte dei tumori della sfera ano-genitale e del distretto orofaringeo in entrambi i sessi. Il tumore dell'utero è una delle neoplasie più comuni e una delle cause di morte per tumore più frequenti nelle donne. In Italia si stimano più di 2.000 nuovi casi all’anno. Da diversi anni anche in Valle d’Aosta i vaccini anti-HPV sono offerti gratuitamente e raccomandati a partire dal compimento degli 11 anni a maschi e femmine, perché anche i maschi possono sviluppare alcuni tipi di cancro associati a questa infezione. Inoltre, vaccinando ragazzi di entrambi i sessi, si limita ulteriormente la circolazione virale. La Valle d’Aosta registra buone coperture vaccinali per HPV, più alte della media nazionale. «La ricerca scientifica ha dimostrato il beneficio della somministrazione del vaccino anche a donne che hanno già lesioni cancerose. - scrive l’Usl - Infatti il vaccino per le donne che hanno contratto il virus rimane efficace per prevenire le infezioni provocate dagli altri tipi di HPV. Per questo motivo, il vaccino viene proposto e somministrato anche alle donne operate per tumore del collo dell'utero presso il reparto di Ginecologia ed Ostetricia del Beauregard già in occasione del ricovero».