“Sorridere dopo il pianto”: una serata all’insegna dell’inclusione
Si è tenuto lunedì scorso, 1° luglio, al Golf Club di Courmayeur, l’ultimo di una serie di 10 pranzi organizzati e finanziati tramite il fondo “Per tornare a sorridere dopo il pianto”, costituito il 4 marzo 2021 dai Club Service della Valle d’Aosta Rotary Courmayeur (insieme alla Societé La Chapelle Italienne di Ginevra), Lions Club Aosta-Host e Soroptimist Valle d’Aosta che con la collaborazione e il sostegno della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta hanno raccolto e finanziato progetti per circa 95mila euro. I pranzi sono stati proposti su tutto il territorio regionale con la collaborazione della Caritas, degli assistenti sociali, delle Parrocchie, dell’Unione Cuochi, della cooperativa Ceralacca e dei volontari di varie associazioni. E’ stata un’occasione di incontro e di socialità tra i rappresentanti dei Club services e la Lymph Foundation di Courmayeur che, prima della cena conviviale, con gli atleti con disabilità del Team Special Olympics di golf della Polisportiva Ecole du Sport & Bien-être e i maestri del circolo, hanno accompagnato all’avvicinamento al golf altri atleti, sempre del team, che praticano la disciplina del nuoto. E dopo il golf la cena deliziosa servita dallo staff del ristorante del golf in collaborazione con i ragazzi del progetto “Il cielo in una pentola” coordinati dall’onnipresente Maria Cosentino.
Al termine della cena i partners del Fondo hanno potuto confrontarsi in merito ai 5 assi di intervento che sono alla base della Convenzione tra i clubs: il rafforzamento dei servizi educativi e sportivi per i giovani; l’accompagnamento all’invecchiamento attivo e sereno; l’integrazione e qualità della vita; la prevenzione sanitaria; i beni culturali e il patrimonio artistico. A seguito del confronto e valutati i risultati raggiunti, i partners hanno convenuto di rifinanziare il Fondo e di allargare la compartecipazione agli altri club services valdostani, a Fondazioni e altri enti finanziatori. I progetti per il futuro non mancano ed uno in particolare è stato preso in considerazione “La maison rfuge di Sarre: la famiglia diventa comunità educante e la gratuità risorsa educativa”.
La madrina della serata è stata Federica Brignone che con la sua simpatia ha ammaliato i ragazzi del team che l’hanno letteralmente assalita con richieste di foto e autografi.