“Serve un Pronto soccorso per la Bassa Valle” Ma all’ospedale di comunità di Verrès non ci sarà
La realizzazione di una struttura di primo soccorso nel futuro ospedale di comunità di Verrès è stata al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste durante la seduta del Consiglio regionale di mercoledì scorso, 19 giugno. «Abbiamo più volte sottolineato la necessità di un centro di primo soccorso a servizio della bassa Valle, territorio che si estende su una superficie di 802 chilometri quadrati e conta circa 23.500 abitanti: - ha premesso il consigliere Christian Ganis - numeri importanti che hanno certamente contribuito a identificare a Verrès la realizzazione di un ospedale di comunità».
«I dati del 2023 sugli accessi al Pronto soccorso evidenziano che l'1,58% (618) è riferito all'ospedale di Ivrea contro i 38.456 all'ospedale “Parini”. - ha illustrato l’assessore alla Sanità Carlo Marzi, - Il ricorso all'ospedale di Ivrea riguarda quasi unicamente i cittadini che risiedono nel Distretto 4 (Unités des communes Evançon, Mont Rose e Walser che comprende 23 Comuni): per queste comunità si tratta di 538 accessi (11%) al Pronto soccorso di Ivrea contro i 4.441 (89%) a quello di Aosta». «Una struttura di primo soccorso non ha la possibilità di essere inserita, né direttamente né in connessione, in un ospedale di comunità. - ha proseguito Carlo Marzi - Infatti, l’ospedale di comunità non è da intendersi come un ospedale nel senso letterale del termine, quindi dedicato alle acuzie, ma è concepito come una struttura sanitaria territoriale intermedia, extra ospedaliera dedicata agli assistiti con patologie croniche oppure a pazienti che risiedono sul territorio e che necessitano di prestazioni di assistenza temporanea importanti». In merito ai servizi di emergenza-urgenza in bassa Valle, l'Assessore ne ha condiviso «la necessità e, in tal senso, la riorganizzazione delle attività in corso va proprio in tal senso. Dal prossimo mese di luglio, al poliambulatorio di Verrès, sarà stabilmente attiva (attualmente è a Donnas) un’auto medica con autista soccorritore e un medico dedicati. Inoltre, con la riorganizzazione dei servizi dell’emergenza territoriale, a Donnas, nelle ore diurne è presente un’ambulanza medicalizzata, che funge anche da punto di primo intervento, e di notte vi è un’ambulanza con un infermiere dell’emergenza-urgenza. Tengo a ribadire che il nostro sistema di emergenza-urgenza è uno dei più performanti del Nord d’Italia, che allo stato attuale dispone di 4 sedi di soccorso avanzato (Donnas, Châtillon, Aosta e Morgex), l’attività H24 della Cus con la presenza stabile di un medico, una rete capillare di intervento con ambulanze grazie anche alle convenzioni con i Volontari del soccorso - come l'ulteriore potenziamento dell’assistenza nella Valtournenche, grazie all’integrazione tra volontariato e professionisti -, un servizio di elisoccorso - che prevede la stabilizzazione del volo notturno - che consente di garantire interventi in tempi molto rapidi (a Pont-Saint-Martin, Donnas e dintorni, il servizio di elisoccorso dà risposte efficaci in circa 5 minuti). In tal senso, proprio nei giorni scorsi, ha avuto luogo la certificazione delle ulteriori piazzole di Arnad e Issogne, che, nella bassa Valle, si aggiungono a quelle di Verrès, Donnas e Pont-Saint-Martin già certificate».