Maturità, gli studenti valdostani alla prova del tema Guerra fredda, il diario e il silenzio tra i più scelti

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Sono 848 gli studenti valdostani che hanno scritto il loro ultimo tema delle scuole superiori, per la prima prova dell’esame di maturità che si è svolta mercoledì scorso, 19 giugno. Le buste con le tracce nazionali sono state aperte alle 8.30 e i candidati avevano a disposizione fino ad un massimo di 6 ore.

Per quanto riguarda la tipologia di testo A, ovvero di analisi del testo, le tracce prevedevano la scelta tra l’analisi di un testo letterario poetico e di uno in prosa, in questo caso rispettivamente Giuseppe Ungaretti con la poesia «Pellegrinaggio» tratta dalla raccolta «Vita di un uomo» e Luigi Pirandello con un estratto dai Quaderni di Serafino Gubbio che invita a riflettere sul rapporto tra uomo e tecnologia.

Per le tracce della tipologia B, il testo argomentativo, attualità al centro. Si parla allora di «Storia d’Europa» un testo di Giuseppe Galasso che esplora il secondo dopoguerra, le tensioni della guerra fredda, l’atomica e il clima che ha portato alla creazione dell’Europa Unita. La traccia B2 era un passo di Maria Agostina Cabiddu in «Rivista Aic-Associazione italiana dei costituzionalisti» relativo all’importanza della tutela del patrimonio artistico e culturale italiano.

Per l’ambito artistico e letterario del testo argomentativo, traccia B3, è stato proposto «Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura tra ascolto e comunicazione» della saggista, studiosa ed esperta di arte e letteratura Nicoletta Polla Mattiot che sottolinea il valore del silenzio, dell’ascolto e della contemplazione in un mondo in cui siamo sempre più tempestati di informazioni.

Infine, per la tipologia C - tema di attualità - è stato proposto un brano tratto dall’opera autobiografica del premio Nobel Rita Levi Montalcini, «Elogio dell’imperfezione». Uno spunto introspettivo, filosofico che porta a riflettere sull’accettazione di sé e dei propri limiti. La seconda opzione, C2, era «Profili selfie e blog», un testo di Maurizio Camilito del 2014 che invitava i ragazzi a riflettere sul genere del «diario» nell’era digitale, tra blog, social e condivisione compulsiva. Il diario che passa da strumento di introspezione a strumento per la costruzione di un’immagine di sé.

Parlano i ragazziJoël Raffa, sezione C, indirizzo ITT dell’Itpr Corrado Gex di Aosta: «La tipologia che ho scelto è la B1, quindi la comprensione scritta con tema argomentativo, riguardante la guerra fredda, l'utilizzo di armi atomiche nell'equilibrio del terrore e le implicazioni nei giorni nostri. Ho scelto questo tema basandomi sull'approfondimento a scelta riguardo un evento storico del ventesimo secolo, assegnato alla classe dalla nostra professoressa di storia e letteratura Paola Collatin, che nel mio caso ho sviluppato parlando di Oppenheimer e la bomba atomica, argomentando il discorso con la creazione del progetto Manhattan, le implicazioni belliche e scientifica della scoperta e alcuni riferimenti artistici, culturali, letterari e di cultura pop riguardante l'esplosione delle bombe. Per quanto riguarda lo svolgimento della prova, posso dire che in generale è stata impegnativa, ad ogni modo l'atmosfera generale della classe era abbastanza tranquilla e rilassata, pur essendo presenti anche docenti che non conoscevamo».

Lorenzo Bidese, sezione A, indirizzo SSAS dell’Itpr Corrado Gex: «Ho scelto la tipologia C2, quella relativa alla scomparsa del diario personale cartaceo a causa della diffusione delle nuove tecnologie. Mi sembrava la più interessante ed è stato l'argomento sul quale mi sono venute in mente più idee. Nel mio testo argomentativo ho cercato allora di esporre le cause, gli aspetti negativi e positivi della scomparsa del diario».

Federico Rini, Liceo Linguistico di Courmayeur: «Che dire, è stata un’esperienza bellissima! Alla fine la maturità è proprio come me l’aspettavo. Durante l’anno scolastico abbiamo preso parte a numerose simulazioni, quindi eravamo preparati. E anche preoccupati per l’ansia che poteva assalirci, ma devo dire che siamo riusciti a gestirla bene. Per quanto riguarda la mia prova, ho scelto la tipologia B, l’analisi di un testo di attualità. In particolare ho approfondito l’importanza del silenzio, scrivendo che è molto importante nella comunicazione. Tra una parola e l’altra vi sono delle pause, che sono indispensabili, così come nella musica. Tanti artisti sostengono che il silenzio sia una parte fondamentale. In conclusione, sono contento, mi rimarrà per sempre il ricordo di questa esperienza. Ora penso a godermela e a temere il meno possibile le prossime prove».

Laurent Luboz, sezione C IT Isit Manzetti: «Ho sviluppato la traccia B1, che mi ha consentito di approfondire il tema della guerra fredda e del conflitto nucleare. Ho scelto questo argomento perchè ho compreso a pieno il testo e mi sentivo più a mio agio nel rispondere alle suggestioni proposte. Si tratta di un periodo storico che mi ha sempre incuriosito, sul quale mi sono documentato anche per conto mio e non solo con quello che abbiamo studiato a scuola. Le altre tracce invece mi sono sembrate piuttosto complicate».

Astrid Ceriano, sezione B, indirizzo ITT dell’Itpr Corrado Gex: «Ho scelto il tema sulla scrittura dei diari, spaziando da quelli segreti personali agli storici come il diario di Anna Frank. Una scrittura che è cambiata, influenzata dall’avvento dei social e di internet. Ho argomentato la mia tesi sostenendo come fosse più profondo e significativo un diario personale rispetto ai blog online che si usano adesso su internet. E ho messo a confronto la superficialità della società odierna con la realtà raccontata dalle pagine di Anna Frank. Documenti che offrono anche una testimonianza storica molto importante».

Davide Di Cori, quinta A Enogastronomia dell’Ipra di Châtillon: «Ho trovato molto interessanti diverse tracce che ci sono state proposte, io ho deciso di sviluppare la C1, il testo legato a Rita Levi Montalcini, l’imperfezione come valore. Era quella che mi attirava di più, perchè trovo che si tratti di un tema molto attuale. Siamo quotidianamente alle prese con la continua richiesta della perfezione nella società odierna, con canoni estetici imposti ormai principalmente dai social. Nel mio testo ho affrontato il tema della perfezione anche per ciò che concerne le religioni, dal momento che tutte cercano l’essere superiore, perfetto. Nella seconda prova, scienze degli alimenti, ho sviluppato il tema legato al territorio, alla Fontina, che ci ha consentito di mettere in pratica le nozioni imparate oltre che a scuola anche sul territorio durante le esperienze formative degli stage».

Gloria Monteleone, quinta A Enogastronomia dell’Ipra di Châtillon: «Ho scelto la traccia B3 e ho scritto il mio testo intitolato “Un dialogo di qualità è dato da un silenzio di mille parole” basandomi sul brano di Nicoletta Polla Mattiot proposto con le tracce.

Sono fermamente convinta che in un dialogo vi sono momenti in cui si parla e si tace. Non bisogna vergognarsi del silenzio, perchè con il silenzio si decide di dare la possibilità al nostro interlocutore di parlare. Chiaramente allo stesso tempo non dobbiamo vergognarci di rompere questo silenzio perchè solo così ci sarà scambio di idee. Il titolo “Un dialogo di qualità è dato da un silenzio di mille parole” perchè in un silenzio vi sono veramente mille parole: la nostra testa viaggia, pensa a cosa e come dirlo. Il dialogo sarà di qualità solamente se prevede momenti di silenzio durante i quali abbiamo la possibilità di riordinare le nostre idee».

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