Borgofranco, paese spaccato in due Martedì il primo Consiglio comunale
In attesa della prima seduta consiliare - programmata per martedì prossimo, 25 giugno - lo scenario politico di Borgofranco d’Ivrea offre la fotografia di un «paese spaccato», come ha evidenziato Marco Origlia, capogruppo della lista civica “Energie nuove per Borgofranco” e sfidante sconfitto al posto di primo cittadino, ottenuto con il 53,6 per cento di voti dal sindaco uscente Fausto Francisca della “Lista civica per la Libertà”, sul 46,4 per cento conseguito dal nuovo candidato.
Proprio Marco Origlia, sulla base del risultato elettorale che ha visto vincitore Francisca con lo scarto di un centinaio di voti, ha ribadito come sia evidente il desiderio di parte della popolazione di un rinnovamento ai vertici amministrativi, alimentato dallo stato di latente tensione tra i 2 schieramenti confermato anche da una campagna elettorale non proprio correttissima, su cui si sono riverberate le conseguenze ingenerate dalle cause giudiziarie intentate alla precedente Amministrazione, con riferimento alla complessa causa sull’immobile Zilli, che oggi obbliga il Comune a un risarcimento di 1 milione e 600mila euro (somma già accantonata a bilancio e quindi non gravante sui cittadini in termine di tasse), il caso Bim e gli strascichi relativi alla scelta di candidare Borgofranco come tappa per il Giro d’Italia (occorrenza che aveva causato le dimissioni dell’assessore all’istruzione e cultura Liliana Blasutta e il suo passaggio nelle file dello sfidante Marco Origlia). «La nostra sarà un’opposizione costruttiva ma ferma, basata sul confronto con cittadini e associazioni, forza viva del paese e dei suoi valori» rimarca Marco Origlia.
Ancora durante la corsa elettorale, il sindaco uscente Fausto Francisca aveva fermamente rispedito al mittente le accuse di mala gestione esecutiva della sua amministrazione che si temeva potessero tradursi in aggravi sulle tasse dei borgofranchesi, ribadendo anche le motivazioni che avevano portato agli esiti giudiziari pendenti e assicurando che nessuno dei progetti esposti in programma avrebbe comportato un aumento di tasse per i cittadini, considerando anche l’attivo di bilancio di 400mila euro, destinati a futuri investimenti.
«La nostra riconferma - commenta Fausto Francisca - ci permetterà di condurre in porto tutte le iniziative e i progetti già in essere ma rallentati, nel frattempo, dal periodo dell’emergenza sanitaria. In particolare la ristrutturazione della scuola materna, in previsione di un vero e proprio polo scolastico, la realizzazione del centro multimodale inteso come snodo per mobilità sostenibile, la circonvallazione del paese con apertura del casello di Baio, la rigenerazione della stazione ferroviaria». In aggiunta a tutto questo, il progetto di fare diventare Baio Dora la Cittadella della Cultura Popolare e Immateriale, il finanziamento per l’asilo Giocaretto e le scuole elementari, la sede della Banda musicale nell’ex scuola materna di San Germano, all’insegna della motto della lista civica di Fausto Francisca, “Fare di più con meno”.