Un progetto artistico accompagna la nascita del nuovo edificio scolastico di Vert a Donnas

Un progetto artistico accompagna la nascita del nuovo edificio scolastico di Vert a Donnas
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Una scuola nuova, un’esperienza artistica, il coinvolgimento della comunità: a Vert di Donnas sta nascendo una nuova realtà, pensata per ottimizzare l’edificio scolastico e creare “La scuola di tutti”. Il progetto è stato presentato lunedì scorso, 17 giugno, nella sala civica dell’Area megalitica di Aosta, alla presenza dell’assessore ai Beni e alle Attività culturali Jean-Pierre Guichardaz, del sindaco di Donnas Amedeo Follioley, dell’architetto Federica Castiglioni, consulente del progetto, e di Andrea Nicola, affiancato dagli artisti dell’associazione White View. «Nel 2019 dovevamo procedere ad una verifica della vulnerabilità sismica sulle scuole primaria e dell’infanzia del Capoluogo, con la loro palestra e la mensa, e sulla scuola dell’infanzia di Grand-Vert. - ha spiegato il sindaco Amedeo Follioley - I risultati dell’indagine ci hanno posti di fronte a 2 strade: avviare lavori di adeguamento sismico, oppure procedere alla demolizione e ricostruzione della scuola di Vert. Questa seconda soluzione, anche richiedendo costi maggiori, sarebbe stata più opportuna per esigenze dimensionali, rispetto dei Criteri Ambientali Minimi, normativa energetica, acustica e sismica».

I lavori sono finanziati con fondi del Pnrr per 2,5 milioni di euro. Poi, grazie al bando della Compagnia San Paolo “Nuove scuole”, nel 2023 il Comune ha ottenuto un contributo di 30mila euro per il progetto “La scuola di tutti”, per individuare un architetto specializzato in percorsi partecipati e un esperto di scuola per lo svolgimento di azioni che preparino la comunità educante e il territorio ad accogliere la nuova scuola. L’architetta Federica Castiglioni e lo psicologo Stefano Ghidoni hanno scritto il progetto e, caldeggiati dall’Assessorato regionale, hanno sviluppato l’intervento artistico “TRAS-MUTAZIONE. L'école au bord du monde - L'école au bord du temps”. Otto artisti creano un evento nell’evento: Marco Bettio, Sophie Anne Herin, Sarah Ledda, Marco Jaccond, Chicco Margaroli, Massimo Sacchetti, Donato Savin e Barbara Tutino Elter.

La scuola, senza bambini, che per ora sono stati trasferiti nella struttura del Capoluogo, e svuotata degli arredi, diventa come una tela bianca. Poesie, immagini cinematografiche, graffiti, proiezioni animano le pareti spogliate e sono presenti anche nel momento in cui i muri crollano per preparare il luogo al nuovo edificio. «Questa è un’opera collettiva» ha spiegato Andrea Nicola, che ha poi lasciato la parola a Marco Jaccond. «Abbiamo scelto un montaggio estetico - ha detto l’artista - Una sorta di breve narrazione proiettata sul muro che stava per essere demolito, e nella demolizione si dissolvevano con il cadere del muro. Il montaggio di questa sorta di documentario potrà servire al decoro del nuovo edificio, assieme ad alcune poesie in francese e italiano dedicate alla scuola».

Il coinvolgimento della comunità è costante. Un nuovo logo, una nuova immagine, di Kyia Grafica sono diffusi sul web e nei pieghevoli; venerdì 27 ottobre scorso il progetto è stato presentato nel salone Bec Renon di Donnas; poi, domenica 14 aprile, le “porte aperte” hanno coinvolto un centinaio di persone della piccola comunità. «Abbiamo pensato ad una diffusione attraverso alcune puntate che saranno trasmesse dalla Rai regionale - ha concluso l’assessore Jean-Pierre Guichardaz - mentre la restituzione del progetto avverrà in autunno».

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