Si inaugura la cappella di Champurney restaurata dal Gruppo Alpini di Arnad
Una straordinaria opera di volontariato che ha fatto rinascere un antico luogo di culto che versava ormai in condizioni di assoluto degrado. Si inaugura oggi, sabato 22 giugno, la cappella di Champurney - a 943 metri di quota, nel territorio comunale di Arnad - riportata all’antico splendore grazie alla meritevole iniziativa del locale Gruppo Alpini - guidato dal capogruppo Diego Nadalin - con il coinvolgimento di oltre 50 volontari che hanno prestato la loro opera a titolo completamente gratuito.
«La cappella venne edificata nel 1655 dagli abitanti del villaggio che negli anni della peste fecero voto di costruirla in onore di San Rocco, San Sebastiano, San Fabiano e san Sollustre/Solutore. - spiega Augusto Chasseur Vaser, segretario del Gruppo Alpini di Arnad - Caduta poi in rovina e definitivamente abbandonata nel 1952, la cappella è stata oggetto di un importante recupero da parte del Gruppo Alpini di Arnad iniziato nel 2018 su iniziativa di Candido Joly e grazie alla disponibilità della famiglia di Emma Challancin. Il Gruppo Alpini è stato coadiuvato da più di 50 volontari che a vario titolo sono intervenuti nel restauro ridando lustro alla costruzione».
La cappella viene riconsacrata oggi, sabato 22 giugno, e dedicata a San Giovanni Battista. Il programma della giornata prevede alle 10 la Messa celebrata dal parroco don Ugo Nicco e la cerimonia di consacrazione, alle 11 l’incanto dei prodotti offerti dai fedeli e alle 12 il pranzo conviviale nel villaggio. Alla giornata partecipa la Banda musicale di Arnad.
«La porta dell’edificio è stata donata dal compianto Sergio Joly e alcuni artisti del paese ne hanno scolpito i pannelli: Renato Janin, René Joly e Flavio Amerio. - prosegue Augusto Chasseur Vaser - La campana - che è l'antica campana della cappella del castello Vallaise e che era stata donata alla parrocchia dalla famiglia di Gianni Bonel - è stata messa a disposizione dal parroco don Ugo Nicco ed è stata incisa da Renato Janin. La figura del Santo Giovanni Battista sopra la porta di ingresso è invece di Alain Joly». Si è trattato interamente di un’opera di volontariato, eseguita senza fondi pubblici. Il Comune ha dato un piccolo contributo per la festa di inaugurazione.