Centro per le famiglie, nuova gestione: aumentano le attività, orari estesi

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Stessa sede, orari estesi, organico ampliato e più attività con la nuova gestione del Centro per le famiglie. Iniziata nel gennaio scorso e presentata sabato scorso, 15 giugno, nel corso di una conferenza stampa, è frutto di una procedura di co-progettazione avviata nell'agosto 2023 dall'Assessorato regionale delle Politiche sociali. Le attività nei locali di Aosta, in via Federico Chabod 9 (9.30-19 dal lunedì al venerdì, 9.30-14 il sabato), sono affidate a 3 cooperative - La Libellula, Noi e gli altri, La Melagrana - e al precedente gestore, il Forum delle associazioni familiari della Valle d'Aosta.

«Si è partiti da un progetto condiviso, che tenesse conto dei servizi già presenti per evitare sovrapposizioni, e della normativa nazionale» ha precisato Sabrina Casola, dirigente della struttura Servizi alla persona e alla famiglia e disagio abitativo. «Il connubio tra il Terzo settore e il Forum famiglie - ha detto l'assessore Carlo Marzi - non è soltanto una meravigliosa occasione per la città di Aosta e la nostra regione ma è anche un modello comunitario, una visione di quello che dovrebbe essere il mondo», soprattutto in un momento storico in cui «la famiglia risulta essere la principale cartina al tornasole comunitaria di un momento di profonda crisi».

Il Centro per le famiglie si rivolge a persone «da 0 a 99 anni», ha detto durante la conferenza stampa di presentazione Raffaella Roveyaz, presidente della cooperativa sociale La Libellula: famiglie con o senza figli, anche unipersonali, ben radicate sul territorio o caratterizzate da fragilità. L'obiettivo è favorire l'acquisizione delle risorse necessarie a svolgere il ruolo genitoriale-educativo o, in generale, di caregiver. A oggi sono iscritti circa 85 nuclei familiari, per un totale di 316 persone, che risiedono soprattutto ad Aosta (la metà) e nei comuni limitrofi. In organico vi sono una pedagogista, due educatrici e un'operatrice di sportello. Nei primi mesi di attività è stato aperto il Punto famiglia, a cui rivolgersi per accoglienza, orientamento e informazione rispetto ai servizi del territorio. La co-progettazione, della durata di tre anni, prevede per l'amministrazione regionale un investimento totale di 600 mila euro. «Nei primi 6 mesi di gestione - ha spiegato Paola Baccianella, coordinatrice del Centro famiglie - abbiamo proposto le giornate della genitorialità, della terza età e della multiculturalità, per lanciare a famiglie proposte diverse e trasversali». L'obiettivo per futuro è di «consolidare questo spazio e decentralizzare le azioni, per andare incontro alle famiglie non residenti ad Aosta e nel centro valle».

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