«Le prossime Regionali? Per me stop alla preferenza unica Chiedo più rispetto per chi ha scritto pagine importanti dell’Uv»
Joël Farcoz è il nuovo presidente dell’Union Valdôtaine. La nuova Uv, quella che rifiorisce dalla réunion, dalla ricomposizione del fronte autonomista, passaggio che ha scritto la parola fine alla diaspora che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni. Ora è arrivato il tempo del ritorno a casa, in Avenue des Maquisards, di (quasi) tutti. Ingegnere trentaseienne di Gignod, Farcoz è stato eletto al termine del congresso straordinario del Mouvement ospitato al Grand Hotel Billia di Saint-Vincent domenica scorsa, 16 giugno. Ha avuto 324 voti contro i 113 dell’altro candidato alla Presidenza Daniele De Giorgis, sindaco di Lillianes (2 schede nulle) che proponeva Pierre Bonel vice presidente e Thierry Rosset tesoriere. Un’ottantina i neo iscritti al partito.
Consigliere regionale dal 2013 al 2020, Joël Farcoz è stato anche presidente del Consiglio Valle e Assessore regionale all'Istruzione e cultura. Alla guida dell’Union sarà affiancato dalla vice presidente Patrizia Morelli, ormai ex Alliance Valdôtaine, e da Michel Savin, tesoriere.
Adesso il percorso prevede la riunione della conferenza dei Presidenti delle sezioni e la convocazione del Conseil Fédéral che eleggerà l’altro vice presidente e i 5 membri del Comité Fédéral che si aggiungono a quelli che fanno parte di diritto dell’Esecutivo unionista. E’ possibile il coinvolgimento della «componente» De Giorgis nei vertici del movimento? «Faremo le opportune valutazioni» afferma il neo Presidente. Che aggiunge: «Ora parte il primo lavoro da portare a termine, la ricostruzione del movimento così come ci è stato indicato dalle regole transitorie approvate dai nostri organi». Territorio e sezioni saranno le parole d’ordine. Appena insediato, Joël Farcoz garantisce «un’adeguata presenza nelle sedi presenti nella nostra regione, oltre che in quella storica di Aosta». Le linee generali da affrontare con questo mandato che durerà un anno e mezzo: «Innanzitutto torniamo a dedicare attenzione al glossario. Come ho spiegato anche al Congrès, ora bisogna parlare di Union Valdôtaine e non più genericamente di autonomisti. E cerchiamo di essere aperti, di guardare di più all’Europa. Nelle alleanze, quando dovremo per forza di cosa dialogare con i partiti nazionali, rispolveriamo il “ni droite ni gauche”, per noi fondamentale. E mi lasci dire una cosa: più rispetto per gli unionisti del recente passato che hanno scritto pagine importanti del nostro movimento. E penso pure a chi è uscito a testa alta da vicende giudiziarie che hanno avuto ripercussioni importanti».
«A tutti interessa avere una Union Valdôtaine forte - sottolinea Joël Farcoz - perchè in questo modo la Valle d’Aosta è più forte e ha maggiori possibilità di essere rispettata, cresce il suo potere contrattuale nei confronti di Roma e delle altre istituzioni nazionali e sovranazionali. Sta ora all’Union dettare la visione politica, indicare le priorità. Alle amministrazioni, a qualsiasi livello regionale, si chiederà dunque di recepire e portare avanti le indicazioni».
Il prossimo appuntamento elettorale sicuro è quello con le elezioni regionali, autunno 2025, tra neanche un anno e mezzo. «Nel giro di qualche mese ci metteremo al lavoro per arrivare pronti. La composizione della squadra unionista dovrà essere il risultato di un processo che parte dal basso, dalla base» garantisce Joël Farcoz. Nel frattempo a Palazzo regionale «e dintorni» si ragiona sulla legge elettorale che dovrà scandire questo appuntamento. «Se mi chiede una opinione personale, direi innanzitutto stop alla preferenza unica. Però ripeto è un’opinione personale. La posizione dell’Uv - conclude Joël Farcoz - dovrà essere concordata».