Alpinista precipita per 300 metri dalla cima del Gran Paradiso

Alpinista precipita per 300 metri dalla cima del Gran Paradiso
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La vittima dell'incidente avvenuto nella mattinata di lunedì scorso, 17 giugno, sul Gran Paradiso è il vicentino Roberto Dissegna, di cinquantasette anni.

Roberto Dissegna è precipitato per circa trecento metri. L'uomo era con un compagno di scalata: insieme avevano trascorso la notte al Rifugio Chabod. Partiti e arrivati in cima alla parete Nord, per andare verso la vetta sono dovuti scendere per un breve tratto: proprio in questa fase, dove normalmente ci si cala con le corde doppie, è avvenuto l'incidente, intorno alle 9. L'allarme è stato dato da una cordata di alpinisti che si trovava in zona e che ha assistito alla scena. Il corpo senza vita è stato recuperato dal Soccorso alpino valdostano giunto sul posto in elicottero e portato alla camera mortuaria del cimitero di Courmayeur. Le operazioni di riconoscimento sono state affidate al Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves.

«Il suo compagno non ha potuto fare nulla - ha spiegato Simone Bontorin, sindaco di Romano e nipote della vittima - ha visto solo che cadeva, ma la conferma che fosse deceduto ce l’ha avuta una volta arrivato al rifugio. Sperava che fosse riuscito ad appendersi da qualche parte e a salvarsi».

Le cause della caduta non sono ancora chiare, può essere che in qualche modo la corda che lo teneva si sia sfilata o, ipotesi più probabile, potrebbe aver ceduto un ancoraggio.

Soltanto l’amico che stava scalando con lui potrà fornire un quadro più dettagliato.

Macellaio di Felette di Romano d'Ezzelino, nella provincia di Vicenza, Roberto Dissegna era un esperto alpinista, iscritto alla sezione di Bassano del Grappa del Cai e istruttore di sci di fondo escursionismo (Isfe).

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