Conto alla rovescia per la “Festa del Rugby” del prossimo fine settimana Appuntamento ricco di iniziative e impreziosito dalla promozione in B

Conto alla rovescia per la “Festa del Rugby” del prossimo fine settimana Appuntamento ricco di iniziative e impreziosito dalla promozione in B
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E’ notevole il fermento in questi giorni a Sarre dove i dirigenti dello Stade Valdôtain, supportati da molti amici, sono al lavoro per organizzare la “Festa del Rugby 2024” in programma per 3 giorni da venerdì prossimo, 14 giugno. La manifestazione chiuderà la stagione sportiva con un programma ricco di appuntamenti e tornei, dedicati a tutte le categorie ed alle tante squadre ospiti che parteciperanno. Gli orari di sabato 15 e di domenica 16 sono ancora in via di definizione, mentre per venerdì è già tutto confermato, con alle 17 ospite la Fidas per la giornata del donatore di sangue, poi alle 18.30 l’inaugurazione della “Festa del Rugby”, alle 19 le premiazioni per l’annata sportiva 2023/2024 e alle 20 l’apertura del padiglione per la cena e a seguire musica dj set.

La manifestazione quest’anno avrà un significato particolare dopo la promozione in serie B della prima squadra, ma come sempre un grande rilievo verrà dato ai giovani, in particolare i giovanissimi, che numerosi si avvicinano al rugby. Responsabile del settore Propaganda della società è Alberto Bonino: “Il rugby è uno sport completo e inclusivo. Si adatta a tutti i bambini con diverse capacità motorie, attitudini e anche differenti per fisicità, aiutando a plasmare il carattere: gli agitati vengono calmati ed i calmi vengono spronati.”

Uno degli uomini simbolo del rugby nostrano è Adriano Picco, ora allenatore dell’under 12. “Per i ragazzi l’importante è socializzare, stare insieme e imparare. Il bambino, i primi colpi che prende, se ricevuti in amicizia li tollera e li percepisce come un gioco, perché per lui è un divertimento. La figura dell’educatore-allenatore - spiega Adriano Picco - è fondamentale, è il suo punto di riferimento, sostegno e conforto sia in campo sia fuori talvolta.” La recente promozione in B è stata vissuta intensamente da Adriano Picco: “In effetti mi sono emozionato, perché una buona parte dei ragazzi della prima squadra posso dirli di averli cresciuti io, da allenatore vederli ora è un orgoglio”.

Alberto Duc è il vice capitano dello Stade di C ora proiettato verso la B. “Iniziare a giocare a rugby da piccoli - evidenzia Alberto Duc - aiuta a sviluppare delle abilità tecniche e mentali che spesso da grandi sono più difficili, come il cadere a terra, il contatto con gli avversari e il pallone, l’agilità. Inoltre il rugby è uno sport di regole e rispetto, nei confronti degli arbitri e dell’avversario. Il saper stare in gruppo attenendosi a un regolamento diventa l’elemento chiave.”

Ad allenare l’under 10 dello Stade è Gabriele Maietti, giocatore dalle ottime prospettive: “Il rugby aiuta a conoscersi e conoscere il corpo, a muoversi e a coordinarsi. Il bello è conoscere gli altri e i valori che il rugby porta con sé. Io ho iniziato da piccolo e le amicizie che ho coltivato ancora oggi le ritrovo in campo. Più si è piccoli e più i legami sono forti. Da allenatore l’esperienza è molto bella, il legame e la fiducia sono impressionanti, mi rendono orgoglioso e amico di ciascuno dei miei ragazzi”. 

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