Prende il via la stagione dei rifugi Un’insolita apertura con la neve

Prende il via la stagione dei rifugi Un’insolita apertura con la neve
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Panorami mozzafiato, scorci innevati, sentieri scavati nella neve per raggiungere i rifugi. E’ questo che regala la primavera in quota in questo insolito inizio del mese di giugno. La maggior parte dei rifugi valdostani riaprirà nel fine settimana di oggi e domani, sabato 8 e domenica 9 giugno, anche se quest’anno, a differenza degli scorsi, l’avvio della stagione estiva è stato un po’ più complicato.

«Dopo 3 anni anomali, finalmente quest’anno la neve è rimasta fino a pochi giorni fa. - puntualizza Andrea Benedetti, gestore del Rifugio Chabod di Valsavarenche, presidente dell’Associazione dei Rifugi Valdostani nonché referente della categoria in seno all’Adava - Il Rifugio Chabod è rimasto comunque sempre aperto per ospitare i numerosi stranieri che praticano sci alpinismo, gli italiani probabilmente inizieranno ad arrivare a fine mese». Per raggiungere il Rifugio Chabod c’è ancora neve nell’ultimo tratto. Situato ai piedi della parete nordovest del Gran Paradiso, nel cuore dell'omonimo Parco. Il Rifugio Federico Chabod, a quota 2.700, è aperto in primavera per lo sci d'alpinismo (fino a metà maggio) e da giugno fino a settembre per le ascensioni classiche e per l'escursionismo.

«Abbiamo aperto lo scorso fine settimana con condizioni della neve strepitose e questo fine settimana sarà la volta del Gnifetti e del Quintino Sella (sempre sul Monte Rosa). - commenta Paolo Comune del Rifugio Città di Mantova di Gressoney-La-Trinité che dispone di 128 posti letto - Sono venuti diversi sci alpinisti, francesi e italiani in primo luogo, qualcuno a piedi e altri con le ciaspole. Un’apertura estiva un po’ anomala e particolare, ma di straordinaria bellezza. Si può anche camminare agevolmente perché la traccia è segnata e la neve tiene».

«Apriamo oggi, sabato 8 giugno, anche se i nostri collaboratori da lunedì sono saliti in struttura per sistemare i locali e iniziare a predisporre la cucina - dice Luca Busso del Rifugio Barma di Fontainemore, 50 posti letto - Gli ultimi 20 minuti di cammino sono ancora sulla neve, anche se il sentiero è ben tracciato. Si può arrivare da noi solo dal versante valdostano mentre quello piemontese non è ancora praticabile. Abbiamo dovuto posticipare l’apertura di una settimana e quindi abbiamo avuto anche alcune disdette, ma non era possibile fare diversamente. Per le prossime settimane stiamo già ricevendo diverse prenotazioni per il pellegrinaggio da Oropa».

Apre oggi, sabato 8 giugno, anche il Rifugio Bertone di Courmayeur, a quota 2.000 metri. «La via è percorribile senza problemi, anche se in alcuni tratti c’è ancora un po’ di neve. - fanno sapere dal Bertone - Abbiamo già diverse richieste di pernottamenti, anche se non saremo ancora a pieno regime per queste prime settimane. Le richieste arrivano prevalentemente da stranieri, di tutte le nazionalità».

Riaprirà il prossimo fine settimana, quello di sabato 15 e domenica 16 giugno, il Rifugio Crête Sèche di Bionaz. «Avevamo pensato di riaprire questo week-end, ma viste le condizioni meteo non ottimali abbiamo deciso di rinviare di una settimana» commenta Sophie Barailler, che insieme alla famiglia gestisce la struttura.

Il Rifugio Chaligne a Gignod, sempre nella Valle del Gran Bernardo, accoglierà i visitatori da sabato 22 giugno. «Una riapertura in linea con gli anni passati, riapertura che varia a seconda delle condizioni meteo. - conferma Moria Henriet - C’è ancora molta neve in quota e quindi abbiamo optato per questa data. In queste settimane stiamo procedendo ai preparativi per la sistemazione dei locali».

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