Parco del Gran Paradiso, la Regione contro l’apertura della strada del Nivolet

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«Abbiamo appreso dai mezzi di informazione della decisione del Parco del Gran Paradiso di sospendere l'applicazione del progetto “A piedi tra le nuvole” con la conseguenza che l'estate 2024 vedrà, sostanzialmente l'apertura totale della strada provinciale per il Colle del Nivolet anche nei fine settimana. Il direttore del Parco ha cercato di spiegare le motivazioni e le intenzioni del Parco stesso alla base di una decisione che resta comunque poco comprensibile». Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, in apertura dei lavori del Consiglio Valle nella mattinata di mercoledì scorso, 5 giugno.

«E' opportuno precisare - ha aggiunto - che se l'intenzione del Parco è effettivamente quella di arrivare ad una regolamentazione definitiva dell'utilizzo della viabilità, a beneficio di una più equilibrata fruizione dell'area protetta, il percorso sarebbe dovuto essere diverso rispetto alla decisione unilaterale di abbandonare, senza preavviso e confronto, una regolamentazione che comunque ha dato risultati positivi».

«Va anche segnalato che il Parco - ha proseguito Renzo Testolin - ha sottoscritto nell'estate scorsa il rinnovo del protocollo d'intesa per la regolamentazione della strada provinciale piemontese del Colle del Nivolet. Questo protocollo ha una durata quinquennale e prevede una serie di impegni in merito all'accesso al Colle del Nivolet, alla gestione dei parcheggi, al servizio di trasporto collettivo sostitutivo, ai progetti di comunicazione e valorizzazione. Che il Parco decida unilateralmente di non dare seguito ad un protocollo d'intesa che ha sottoscritto meno di un anno fa, potrebbe anche dare qualche problema giuridico, considerato che il protocollo stesso prevede che i firmatari possano proporre delle revisioni degli accordi e la possibilità di variare la regolamentazione purché di comune accordo tra le parti».

A stretto giro di posta, mercoledì stesso, la replica dell’ente di gestione dell’area protetta. «L'Ente Parco del Gran Paradiso - si legge in una nota del Parco del Gran Paradiso in merito alle polemiche scoppiate intorno alla decisione di modificare la regolamentazione estiva al colle del Nivolet - vuole tranquillizzare i numerosi sostenitori che tutte le azioni messe in campo, comprese quelle di questa estate di transizione e di monitoraggio, sono volte al raggiungimento di una sempre maggiore tutela e sostenibilità ambientale. Teniamo a sottolineare che tutte le scelte dell'Ente, assunte in piena sintonia tra Presidenza e Direzione, sono fondate su solide basi e competenze scientifiche, maturate nel corso di oltre un secolo di vita, e non certo soggette a qualunque altro tipo di influenza».

«Il Parco intende lanciare, previo accordo con gli altri attori territoriali ed in particolare con la Città Metropolitana di Torino e la Regione Autonoma Valle d'Aosta, una nuova proposta di gestione - prosegue la nota - transitoria perché dovrà servire a raccogliere dati sulla viabilità e sugli impatti del transito veicolare lungo tutta la stagione estiva, con 5 giornate di chiusura totale ai mezzi motorizzati della strada, con orario dalle 6 alle 21 (per un totale di 75 ore di chiusura), e con soltanto 4 navette che da Ceresole Reale raggiungeranno il Colle del Nivolet».

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