“Terre bianche”: al Forte di Bard la montagna di Davide Camisasca

“Terre bianche”: al Forte di Bard la montagna di Davide Camisasca
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Gli approfondimenti promossi dal Forte di Bard nelle sale degli Alloggiamenti del Museo delle Alpi, dedicati alla montagna e a coloro che l’hanno vissuta e raccontata, si arricchiscono di un nuovo capitolo. Il Forte di Bard omaggia con una grande mostra antologica Davide Camisasca, fotografo e guida alpina nato a Milano ma residente da oltre 50 anni a Gressoney-Saint-Jean, ai piedi del Monte Rosa. La mostra dal titolo “Terre bianche”, inaugurata giovedì scorso, 30 maggio, raccoglie e documenta il ricco percorso di ricerca effettuato dall'artista nell’ambito della fotografia di montagna e del reportage. L’esposizione illustra i temi a lui più cari che hanno caratterizzato tutta la sua produzione e coprono un arco temporale che va dagli anni Ottanta (con lo scatto Monte Rosa, incroci di tracce al colle del Felik, del 1985) sino alle candide panoramiche “astratte” (Cordate al colle del Felik), punteggiate da minuscoli alpinisti in cordata, che datano agli anni 2017-2018. Il Rosa è il massiccio maggiormente rappresentato, è la montagna di casa che Camisasca ha percorso e ritratto per tutta la sua vita. Del Monte Bianco sono presenti in mostra spettacolari vedute in bianco e nero, fortemente contrastate, di effetto quasi drammatico. Infine, i reportage dei viaggi nelle terre lontane del Mustang e del Tibet, di cui il fotografo descrive le popolazioni, la sacralità dei luoghi e gli sconfinati orizzonti. Una sezione raccoglie la serie di fotografie che hanno per soggetto il ghiaccio, di cui Davide Camisasca ritrae le geometrie fino a creare delle immagini che possono dirsi astratte. Nella sezione dedicata alle fotografie più recenti, il bianco del paesaggio appare punteggiato da minuscoli alpinisti in cordata, allineati a creare dei tratti quasi grafici. In tutto sono esposte oltre 60 immagini di cui dodici di grande formato. Un allestimento d’effetto, dato dalla scelta stilistica della stampa in bianco e nero insieme ai formati di grande dimensione, ha l’obiettivo di ricreare, per quanto possibile, l’ambiente dell’alta montagna, nel quale il visitatore avrà la possibilità di immergersi e condividere le stesse sensazioni provate dal fotografo nel momento dello scatto. Un’appendice della mostra sarà presentata all'interno della Cappella del Forte, con quattro gigantografie che ritraggono il Monte Rosa. L’esposizione sarà visitabile sino al 28 settembre 2025.

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