Uv, via libera dal Congrès alle norme per la réunion Joël Farcoz e Daniele De Giorgis nel toto-presidente

«Toutes les personnes présentes dans cette salle aujourd’hui doivent se sentir fortes et fières. Vous êtes forts, pour avoir traversé des périodes difficiles, où quelqu'un a essayé de nous faire honte d'être unioniste. Vous êtes fiers pour avoir résisté, cru, construit et aujourd'hui nous sommes en train de surmonter les divisions qui nous ont fait souffrir, pour parvenir à une force autonomiste soudée et unitaire. Nous voulons essayer de raviver l'intérêt pour la politique même à travers le Congrès d'aujourd'hui, et surtout avec le congrès du 16 juin prochain à Saint-Vincent. Dans une époque historique où les partis se divisent et se déchirent, nous revenons à nous unir, à honorer notre nom «Union», l'Union Valdôtaine, le seul mouvement à avoir résisté à près de 80 ans d'histoire de notre région et patrimoine de tous les valdôtains». Con queste parole la presidente dell’Union Valdôtaine, Cristina Machet, nella serata di ieri - venerdì 17 maggio - nella sala della Bcc Valdostana a Gressan al Congrès del Mouvement ha proposto l’approvazione delle 10 regole transitorie per il congresso straordinario di ricomposizione, in programma il 16 giugno.

Un documento che aveva già ricevuto il via libera del Conseil Fédéral lunedì 13 e che ieri è stato approvato registrando - su 204 votanti - 8 voti contrari: la sezione di Jovençan e quella di Aoste Ville ex assessore Roberto Barmasse compreso.

In particolare al Conseil Fédéral di lunedì scorso gli interventi critici avevano sollevato dubbi su tempi e modi del percorso intrapreso e sulla validità dei congressi (quello di ieri e quello del 16 giugno), che - secondo loro - non sarebbero «a norma di statuto».

Alle perplessità ieri la presidente Cristina Machet ha risposto, in chiusura di dibattito, sostenendo che «La Réunion non ha nomi e cognomi. Ora coinvolge Uv e Alliance Valdôtaine, ma per giugno le porte rimangono aperte alle altre forze autonomiste. Non abbiamo cambiato nulla del nostro statuto, del simbolo, del nome» in estrema sintesi la sua replica. Appello all’unità sottolineato anche dal deputato Franco Manes nel suo intervento, che ha invitato a guardare alla Svp, con le minoranze interne «valore aggiunto».

Le principali norme prevedono la possibilità di partecipare al congresso straordinario in programma a metà giugno, il 16 a Saint-Vincent, a chi è in regola con la quota 2024 (15 giorni prima, cioè entro venerdì 31 maggio) e a chi firmerà la Charte de participation che si rifà ai principali valori unionisti. Tutti i partecipanti al congresso straordinario avranno diritto ad intervenire, ma potranno votare per eleggere i vertici del Mouvement solo gli aderenti all’Uv, compresi coloro che regoleranno la loro adesione nel corso della giornata.

Il Presidente sceglierà uno dei 2 vicepresidenti e il tesoriere tra i partecipanti al congresso straordinario. Le proposte saranno sottoposte alla ratifica del Conseil Fédéral. Il secondo Vicepresidente sarà scelto dallo stesso Conseil. «Al fine di rispettare il pluralismo auspicato in questa prima fase, il candidato alla presidenza terrà conto, nelle sue scelte, delle diverse anime dell’Uv».

Le candidature alla Presidenza della nuova Union Valdôtaine dovranno essere depositate a partire da lunedì 27 maggio ed entro sabato 1° giugno.

Cristina Machet per il momento non si sbilancia sulla sua eventuale ricandidatura. «Non ho ancora sciolto la riserva» dice. In ogni caso il «toto presidente» è già esploso e tra i nomi che circolano vi sono quello dell’ex consigliere regionale Joël Farcoz e dell’ex presidente della Regione - e anche dell’Uv - Erik Lavevaz. Negli ultimi giorni si è fatta avanti anche un’ipotesi Daniele De Giorgis, sindaco di Lillianes e componente della commissione straordinaria che ha scritto le norme transitorie approvate ieri. Per la vice presidenza, che dovrebbe essere «in quota» Alliance Valdôtaine, il nome invece è quello di Patrizia Morelli.