Coldiretti Valle d’Aosta: “Bene l’approvazione del Dl Agricoltura”

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«Un’impresa agricola su 3 potrà beneficiare della moratoria dei debiti inserita nel decreto legge Agricoltura. È sicuramente questo uno dei risultati più significativi ottenuto dalle tante mobilitazioni di Coldiretti sia in Europa che nel nostro Paese, culminate con la giornata delle assemblee #orgogliocoldiretti che in Valle d’Aosta ha visto la partecipazione di oltre 250 soci lo scorso 30 aprile». Lo scrive in una nota la Coldiretti Valle d’Aosta. «Con il decreto legge il Governo dà risposte concrete alle mobilitazioni che Coldiretti ha portato avanti in Europa e a livello nazionale, era nostro dovere trasformare le proteste in proposte. - commentano Alessia Gontier e Elio Gasco, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta - Dopo aver ascoltato la nostra base con diverse assemblee sul territorio abbiamo elaborato un piano di azioni per l’agricoltura. Al primo posto abbiamo messo lo stop alla fauna selvatica incontrollata, dove ci aspettiamo un cambio di passo da tutte le regioni, e la moratoria sui debiti delle aziende agricole, anche sul fronte delle pratiche sleali dove viene introdotto un meccanismo di pagamenti più rapidi per gli agricoltori che vengono danneggiati e dove si rafforza il lavoro di Ismea sui costi medi di produzione». «Un altro dei risultati importanti ottenuti è l’impegno per contrastare il problema della fauna selvatica e dei grandi carnivori per cui si rende necessario introdurre piani regionali straordinari di contenimento, così come previsto dalla normativa nazionale con la modifica dell’articolo 19 della legge 157/92, che sino ad oggi sono mancati, per assicurare una reale riduzione dell’eccessiva presenza di fauna selvatica che assedia campi, stalle e strade. - prosegue Coldiretti - Soddisfazione per la decisione di tutelare l’agricoltura nazionale anche con un deciso stop al fotovoltaico selvaggio a terra. Il modello vincente è quello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste attraverso, ad esempio, le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e sospeso da terra che consentano di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio».

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