Federico Samaden, da San Patrignano alla carriera da dirigente scolastico

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Lunedì prossimo, 13 maggio, alle 20.30 nella sala polivalente Aymonod della scuola primaria Abbé Prosper Duc di Châtillon in via Plantin, è in programma l’evento aperto al pubblico «Fuga dalla vita? Liberi da ogni dipendenza» organizzato dall’École Hôtelière de la Vallée d'Aoste di Châtillon, dal Gruppo Coordinamento Genitori regionale e dalla Consulta degli studenti Valle d’Aosta.

Federico Samaden porterà all’attenzione dei presenti la sua esperienza nel mondo delle dipendenze dall’età di 14 anni. Ora è un dirigente scolastico trentino che quella stessa drammatica fuga l’ha sperimentata in prima persona e che oggi si spende per aiutare tanti giovani a non intraprendere la stessa strada. Nato nel 1957 da una ricca famiglia della borghesia milanese, Federico Samaden comincia a fare uso di droghe nei primi anni Settanta («volevo andare contro e distinguermi» racconta), ed esce poi dalla dipendenza grazie a un percorso di cura a San Patrignano. Nel 1989 fonda insieme a Vincenzo Muccioli la sede trentina della famosa comunità terapeutica e la gestisce in qualità di responsabile fino al 2007, arrivando a diventare uno dei maggiori esperti italiani nel campo delle tossicodipendenze. L’uso di stupefacenti oggi è ancora un’emergenza nazionale. «L’età del primo contatto è scesa, il rischio legato alle cosiddette droghe leggere è sottovalutato, le famiglie sono spesso sole ad affrontare i comportamenti dei figli in un contesto di generale anestesia educativa» afferma ancora Samaden. La chiave, per Federico Samaden, sta proprio nel compito educativo affidato ai genitori e più in generale agli adulti: «Non dobbiamo abbandonare il nostro compito di genitori ed educatori in trincea, né delegare ad altri quello che è nostro».

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