Borgofranco, si riqualificherà la scuola esistente
Un risparmio di 4 milioni di euro e un ampliamento del numero di classi - da 8 a 15: sono questi gli ultimi dati inerenti il confronto degli studi di fattibilità per la realizzazione di un nuovo plesso scolastico a Borgofranco d’Ivrea qualora si ritornasse a considerare il recupero dello stabile di via Marconi, chiuso dal maggio dell’anno scorso e compromesso nelle sue strutture portanti, già pensato come destinato alla dismissione, cassando la più recente decisione dell’Amministrazione comunale di costruirne uno nuovo in Regione Gioncaretto. «Nuove indagini condotte dall’ingegner Stefano Grosso, che si è occupato della fattibilità di entrambi i progetti, hanno indicato come una riqualificazione del vecchio edificio possa quantificarsi attorno a 1,5 milioni di euro, quasi 4 in meno rispetto al budget previsto per una nuova scuola» evidenzia il sindaco Fausto Francisca.
A conti fatti, quindi, la sensibile riduzione delle spese e la prospettiva di potere ospitare nelle aule in più anche gli studenti dei Comuni vicini, evitando quindi l’occupazione e il consumo del suolo per una nuova costruzione, in linea con il processo di transizione energetica già in atto, e anche la spesa dei trasporti scolastici, dato che il vecchio edificio si trova in posizione strategica in questo senso, induce a fare un passo indietro e a tornare a pensare ad un cantiere di recupero dei 2 corpi di fabbrica originali.
«Dobbiamo pensare che così non solo si viene a rigenerare un’intera zona del paese ma si arriverà ad avere un polo scolastico con tutti i crismi. - aggiunge Fausto Francisca - Questo poiché elementari, medie e asilo, nonché servizi come mensa e palestra, saranno compresi entro il raggio di 200 metri, in un’area che vedrà anche l’istituzione di viabilità a velocità ridotta. Godremo di finanziamenti per la materna grazie al progetto Stepping Plus, per il ripristino di edifici già esistenti con il progetto Med, per la scuola elementare con il progetto Gassm. Anche la palestra sarà messa in sicurezza per la somma di 160mila euro, metà a carico del Comune e metà della Regione. Vedremo ora quali saranno le tempistiche, il nostro progetto di polo scolastico è già stato depositato in Regione».
Quello del destino della scuola del Comune, a seguito delle indagini e della perizia tecnica condotta per verificare le caratteristiche antisismiche dell’edificio che invece evidenziarono gravissimi problemi strutturali, è stato uno dei problemi più pressanti da gestire per l’Amministrazione comunale. Le 2 sezioni del plesso ospitavano 6 classi della media a 3 della primaria, che dopo l’ordinanza di chiusura sono state smistate negli spazi di Palazzo Marini, rendendo necessario anche allestire nel cortile dell’ex scuola una tensostruttura dotata di finestre, riscaldamento, aerazione, pavimentazione per ospitare la refezione, certificata per 120 posti. Una seconda tensostruttura, sempre per servizi e mensa, è stata in seguito impiantata nel cortile di Palazzo Marini, per un costo di 160mila euro finanziati dalla Regione Piemonte.