Con un incontro la Diocesi svela «Il Tesoro della Cattedrale restaurato»
Da oggi sabato 11 a domenica 19 maggio tornano le Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, dedicate quest’anno al tema dei “40 anni di intese e progetti per la promozione dei Beni Culturali Ecclesiastici seguiti al Concordato del 1984”.
La revisione del Concordato e l’introduzione dell’8xmille alla Chiesa cattolica hanno offerto la base per una rinnovata collaborazione e la costruzione di intese, accordi e servizi di promozione della cultura al servizio del Paese.
Le giornate sono promosse dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana insieme a AMEI-Associazione dei musei ecclesiastici italiani, AAE-Associazione degli archivisti ecclesiastici e ABEI-Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani.
La Diocesi di Aosta aderisce al progetto proponendo un incontro dal titolo “Il Tesoro della Cattedrale restaurato” che si terrà lunedì 13 maggio alle 18 alla Cattedrale di Santa Maria Assunta di Aosta.
Nel corso del quinquennio 2018-2023 grazie ai fondi dell’8x1000 che la Conferenza Episcopale Italiana destina ogni anno a favore dei musei diocesani e dei musei di interesse diocesano, tra cui il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta, l’Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici e Edilizia di culto della Diocesi ha potuto procedere al restauro dei reliquiari più importanti che costituiscono il Tesoro della Cattedrale stessa, ovvero il Braccio di San Grato (XIII secolo), il Busto di San Grato (1432), il Braccio di San Giocondo (XIV secolo), il Busto di San Giocondo (1482), la Testa reliquiario di San Giovanni Battista (1421), la Cassa reliquiario di San Grato (1458), la Cassa reliquiario di San Giocondo (1615), il Busto di Sant’Anselmo (1760) e quello di San Francesco di Sales (1770). Gli interventi, realizzati in parte dalla restauratrice Marianna Cappellina di Milano e in parte dalla restauratrice Valeria Borgialli di Favria in provincia di Torino, sono stati condotti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta, che relativamente alle due casse reliquiario ha erogato dei contributi aggiuntivi, in base alla legge 27 del 1993, trattandosi di lavori più complessi e onerosi. Per la Cassa di San Grato in particolare si è sommato anche un cofinanziamento da parte della Fondazione CRT nell’ambito del bando “Restauri – Cantieri diffusi 2022”.
Interverranno come relatori monsignor Franco Lovignana, vescovo di Aosta, Roberta Bordon direttore dell’Ufficio Beni Culturali ecclesiastici e edilizia di culto della Diocesi, Alessandra Vallet funzionario della Soprintendenza regionale e la restauratrice Valeria Borgialli.
«La presentazione dei restauri effettuati grazie all’8xmille alla Chiesa cattolica - dichiara monsignor Franco Lovignana - è un’occasione per i fedeli e per la cittadinanza tutta di rendersi conto che la firma apposta in occasione della dichiarazione dei redditi ha un grande ritorno sul territorio a vantaggio di tutti. Il frutto è ben visibile, oltre che nelle opere di carità, anche negli edifici di culto restaurati, nei musei, nelle biblioteche e negli archivi ecclesiastici aperti e resi disponibili agli studiosi e a tutti coloro che sono interessati. In questo senso non è forse inutile ricordare come ci sia anche una ricaduta positiva sull’economia locale grazie al turismo culturale e religioso incentivato da monumenti e musei legati alla Chiesa».
L’ingresso è gratuito e senza prenotazione.