Spaccio di cocaina in media e bassa Valle: quattro arresti

Spaccio di cocaina in media e bassa Valle: quattro arresti
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Per spaccio di cocaina i carabinieri della compagnia di Châtillon e Saint-Vincent hanno eseguito giovedì scorso, 9 maggio, un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 4 persone: una è reclusa in carcere e 3 sono ai domiciliari.

Il destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere è Armand Losi, 33 anni, originario dell'Albania e residente a Champdepraz. Difeso dall'avvocato Ascanio Donadio, Armand Losi era stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile a Saint-Vincent nel febbraio scorso, dopo essere stato sorpreso con circa 100 grammi di cocaina in auto. Al momento agli arresti domiciliari sono stati posti sua moglie Gentjana Losi, 30 anni, e Gentian Troplini, 42 anni, di Montjovet. Altre 4 persone dovranno presentarsi ogni giorno alla caserma dei carabinieri: Antonio Mirabelli, 52 anni, di Montjovet, Elisa Masoaro, 35 anni, di Verrès, Emilio Muratore, 55 anni, di Arnad, e Alessandro Vargiu, 29 anni, di Issogne. Oltre ai 100 grammi di cocaina trovati nell'auto di Armand Losi, nel corso dell’operazione sono state sequestrati 10 dosi dello stesso stupefacente, che venivano di volta in volta cedute ai consumatori. Dalle indagini è emerso che la droga arrivava dall'eporediese. Nell’operazione sono stati impiegati oltre 40 militari. Le indagini dei carabinieri sono partite la scorsa estate. Secondo gli investigatori, tutto ruotava attorno alla figura di Mattia Alliod, 36 anni di Saint-Vincent, finito agli arresti domiciliari. Durante le indagini però, fatte di intercettazioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti, è emerso che l'attività illecita di Mattia Alliod si era «Notevolmente ridimensionata». Al suo posto era subentrato Armand Losi, 33 anni ,originario dell'Albania e residente a Champdepraz, già arrestato a febbraio con un etto di cocaina trovata in auto. Secondo gli inquirenti, in un primo momento tra i 2 uomini era nata una collaborazione, poi Armand Losi, assieme alla moglie Gentjana Losi e un loro connazionale Gentian Troplini, ha iniziato a gestire il mercato dello spaccio della cocaina autonomamente. Secondo l'accusa, a lui si rivolgeva una quarantina di consumatori. I carabinieri ipotizzano che complessivamente il giro di spaccio arrivava a fruttare 100mila euro al mese.

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