Novità per il corso per i gestori di agriturismi Si potrà frequentare anche in modalità online

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La Giunta regionale ha approvato le nuove disposizioni per l’organizzazione del corso per i gestori di attività agrituristica e del relativo esame di idoneità, in applicazione dell’articolo 7 della legge regionale 29/2006 “Nuova disciplina dell’agriturismo”, così come il nuovo profilo professionale di tali figure e lo standard formativo. L’atto adottato provvede all’adeguamento di tali ambiti alle attuali disposizioni normative regionali e ad allineare i requisiti di accesso al corso di formazione con quanto previsto per l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività agrituristica.

La principale novità riguarda la possibilità di frequentare il corso per l’ottenimento della qualifica di gestore di attività agrituristica anche online, in modo da permettere una maggiore fruizione e flessibilità per la partecipazione. Inoltre, i contenuti delle lezioni sono stati rivisti per renderli più rispondenti ai cambiamenti che hanno interessato la professione e tutto il settore dell’accoglienza.

Sempre in un’ottica di agevolare l’accesso alla professione, le nuove disposizioni hanno portato da 8 a 4 il numero minimo di iscritti per attivare il corso di formazione.

«L’attività agrituristica si pone come un interessante e proficuo anello di congiunzione tra l’agricoltura e il settore turistico e permette agli agricoltori di essere i diretti ambasciatori del loro lavoro e dei loro prodotti e ai turisti di scegliere una forma di accoglienza che privilegia il contatto con il territorio, le tradizioni, le comunità locali e la valorizzazione dell’autenticità dell’offerta. - dichiara l’assessore Marco Carrel - Con queste nuove disposizioni viene agevolato l’accesso al profilo dell’operatore agrituristico, con una modalità di fruizione del percorso formativo che permette di seguire da remoto parte delle lezioni».

Le altre revisioni delle norme sul settore riguardano la riduzione da 10 a 5 anni del periodo tollerato tra la partecipazione al corso e la mancata iscrizione all’elenco regionale degli operatori agrituristici (in caso contrario, il corso deve essere ripetuto) e l’aumento, da 100 a 150, del numero di giornate lavorative minime per l’iscrizione al corso di formazione, al fine di uniformare tale requisito a quanto disposto dai parametri minimi aziendali.

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