Lunedì 29, ad Aosta, una serata sui pericoli del “Transumanesimo”
Valle d’Aosta Futura organizza lunedì 29 aprile, alle 20.30, nella Sala conferenze della BCC, in piazza Arco d’Augusto ad Aosta, una conferenza con l’avvocato Gianfranco Amato - presidente dei Giuristi per la Vita e direttore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie della Regione siciliana - sul tema “Transumanesimo. Movimento Futurista o antica eresia?”. La paternità del termine Transumanesimo appartiene a Julian Huxley, biologo britannico, genetista e promotore dell’eugenetica, che lo utilizzò per la prima volta nel 1927. Il suo manifesto programmatico “What dare I think” - “Ciò che oso pensare”, esprime la sua visione di un mondo nuovo in cui occorre realizzare la compenetrazione tra uomo e macchina, modificare il genoma umano, sostenere l’uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l’invecchiamento, assumere droghe per controllare l’umore e allontanare la tristezza E ricercare la vita eterna attraverso la clonazione e la criogenizzazione. «E per realizzare tutto questo - si legge in una nota di Valle d’Aosta Futura - è necessario lasciare governare il mondo da un gruppo ristretto di scienziati a cui delegare un potere sconfinato, riabilitare l’eugenetica, liquidare la democrazia e utilizzare il potere dei mezzi di comunicazione di massa per orientare l’ opinione pubblica e innestare nuove idee. Tale visione è alla base del transumanesimo odierno. Quello che ha sede in California, nella Silicon Valley e sta ispirando ingegneri, filosofi, venture capitalist e Ceo delle principali aziende dell’high tech statunitense quali: Raymond Kurzweil, direttore dell’ingegneria di Google, Elon Musk, fondatore di Tesla e Space X, Peter Thiel, fondatore di PayPal e tra i primi investitori in Facebook. Oggi non si contano più le startup a sfondo transumanista: tra queste per esempio il progetto Ambrosia, che si occupa di parabiosi, quindi di compravendita di sangue fresco e plasma giovane per trasfonderlo nei corpi più anziani, o i Laboratori Calico, finanziati personalmente dal fondatore di Google, Larry Page, che studiano i problemi dell’invecchiamento per superarli attraverso la biotecnologia, o ancora l’azienda Netcome, fondata dall’ingegnere informatico Robert McIntyre, che prevede la possibilità di scansionare il cervello umano per caricarlo in un computer. La digitalizzazione delle sinapsi, secondo McIntyre, significherebbe la sopravvivenza alla morte. A queste si aggiunge la Neuralink di Elon Musk, specializzata nello sviluppo di Brain-computer interface (BCI) che spera, connettendo il cervello con un dispositivo digitale esterno, di curare malattie neurologiche come la perdita di memoria, la perdita dell’udito, la depressione e l’insonnia. Il 30 gennaio 2024 Elon Musk ha annunciato il primo impianto di un chip nel cervello di una persona».
Secondo Valle d’Aosta Futura «Dietro il termine “transumanesimo” c’è dunque una dottrina culturale, intellettuale e scientifica che viene promossa con lo scopo di “migliorare” ed “estendere” le capacità fisiche e cognitive della specie umana, attraverso dispositivi (microcomputer) che si collegano direttamente ai centri nervosi e neuronali, dando vita a una sorta di ibridi uomo-macchina. Le pretese della filosofia transumanista, che si motivano con la cura di disabilità e malattie, si spingono poi a proporre obiettivi ben più ambiziosi, quali l’eliminazione della sofferenza, dell’invecchiamento fino ad arrivare a realizzare l’immortalità». Pertanto Valle d’Aosta Futura ritiene che «Un tema così complesso e totalizzante che provoca domande cruciali alle quali mai l’uomo ha dovuto far fronte fino ad oggi, ma che ora si pongono come urgenti e vitali per la nostra stessa vita: è lecito tutto questo? E’ lecito che perfino il corpo umano venga violato nella sua integrità per diventare parte di un sistema, in parte biologico e in parte informatico? Che ne è della natura spirituale dell’essere umano quando le sue stesse capacità cognitive non sono più sue? Non ci troviamo forse di fronte ad una vera ideologia perversa ispiratrice di piani folli e disumanizzanti aventi come obiettivo l’annientamento dei valori della civiltà umana, nonché l’annichilimento del libero arbitrio e dello “Spirito” come qualità tipiche ed esclusive dell’essere umano? Domande che vengono artificialmente taciute e nascoste da un contesto mediatico per nulla neutro e pesantemente sbilanciato in un favore acritico per tutto ciò che è “tecnologicamente” possibile».
Valle d’Aosta Futura considera positive le innovazioni tecnologiche che l’ uomo con la sua intelligenza riesce a realizzare, «Ma esse devono rimanere al servizio dell’umanità: subordinate ai principi e ai valori morali che rispettano e realizzano nella sua pienezza la dignità dell'uomo. Pertanto noi, a quelle domande, vogliamo dare una risposta».